Avvenire di Calabria

La giuslavorista, che al primo turno ha racimolato il 13,9%, svela tutti gli ammiccamenti arrivati dal centrosinistra nei giorni precedenti al ballottaggio

L’affondo di Marcianò: «Quante telefonate dai ”compagni”»

E Pazzano incalza: «Non serve un secondo tempo, ma una nuova partita»

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Come hanno reagito alla vittoria elettorale di Giuseppe Falcomatà gli sfidanti al primo turno? Posizioni nettamente diverse, così come diversa è stata l’attitudine nei giorni caldi che hanno preceduto il ballottaggio.
La più attesa era Angela Marcianò, salita sull’Aventino, ha chiuso la porta al centrodestra (anche se sono insistenti i dubbi su un ammiccamento solo annunciato, ma mai concretizzato) ed ha atteso la fine degli indugi.

 
Due post in poche ore, hanno sintetizzato il pensiero della giuslavorista che al primo turno ha ottenuto un lusinghiero 13,9%: «C’è da mettersi le mani nei capelli», con tanto di foto esemplificativa, e ancora «avanti tutta: incoerenza, opportunismo, ipocrisia e arroganza», scrive Marcianò svelando come «non vi dico di alcuni  suoi “ compagni “ con falce e martello che mi hanno chiamato per convincermi a sostenerlo, riconoscendo il mio “grande valore di persona libera e indipendente”».
 
Insomma, neanche entrati a Palazzo San Giorgio e già la bagarre è accesissima. Non è stato più tenero Saverio Pazzano. Seppure i due movimenti, La Strada e Riabitare Reggio, abbiamo dato il loro endorsement – puramente elettorale – a Falcomatà come ultimo baluardo anti Lega, il candidato sindaco (oltre il 6% al primo turno) commenta così la vittoria di Falcomatà: «Non una nuova squadra, non un pannicello caldo, ma un campo nuovo in cui giocare una nuova partita. O tra un anno saremo punto e a capo. Noi siamo stati responsabili per Reggio. Adesso il Sindaco dimostri che Reggio non si è sbagliata ancora». Una presa di posizione condivisa coi suoi gruppi politici di riferimento: «Siamo stati liberi e coerenti. E i numeri parlano chiaro: siamo stati decisivi. Per la città, per Reggio, per la Costituzione. Ora il Sindaco dimostri subito di avere capito la lezione, e non a slogan. Prima ancora di parlare di squadre serve un campo nuovo in cui giocare: Audit pubblico sul debito e recupero dei milioni di euro indebitamente pagati dai reggini a Sorical.
Iniziamo da qui, stavolta per cambiare davvero».
 
L’unico outsider a tendere la mano è Klaus Davi: «Faccio i migliori auguri al sindaco Falcomatà. Ha vinto nettamente e la sua  campagna elettorale è stata svolta in modo egregio, va riconosciuto. Quindi complimenti e in bocca al lupo al sindaco scelto dai cittadini con una netta maggioranza».

Articoli Correlati