
Violenza di genere, a Reggio Calabria fronte comune di Asp e Polizia di Stato
Nella sede della Questura di Reggio Calabria è stato rinnovato l’accordo tra la Polizia di

L'Asp di Reggio nella rete dei Piromalli: blitz dei carabinieri. Forniture sanitarie ad esclusivo appannaggio del clan e medici nelle mani di Piromalli: 14 arresti a Reggio Calabria. I destinatari della misura cautelare hanno diversi livelli di responsabilità: sei sono finiti in carcere, sette ai domiciliari e uno con obbligo di dimora.
In alcuni casi, al fine di agevolare le società riferibili ai Piromalli, è stato riscontrato il ricorso a procedure di affidamento diretto delle commesse - in particolare per i presidi ospedalieri di Locri, Gioia Tauro, Polistena e Melito Porto Salvo - favorito dalla mediazione di personale medico ricompensato con utilità varie e indebite provvigioni (variabili tra il 2,5 e il 5 % del valore nominale delle commesse). Sotto il profilo associativo sono emerse sinergie criminali e imprenditoriali nel settore sanitario con la cosca Molè i cui esponenti figuravano, unitamente a quelli dei ''Piromalli'', nei medesimi assetti societari. Nella contestualità dell'operazione è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni mobili, immobili e rapporti bancari, emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di alcune società per un ammontare complessivo del sequestro pari a circa 8 milioni di euro.
«Baricentrica la famiglia Tripodi (Giuseppantonio, Francesco Michele e Fabiano) nell'operazione "Chirone" che da tre generazioni esprime medici che fanno il bello e il cattivo tempo nel comparto sanitario per il Distretto di Gioia Tauro», come spiega il generale dei Ros, Pasquale Angelosanto. Tre le società sequestrate il centro d'analisi "Minerva" «avviato coi soldi di Mommo Piromalli», Mct Distribution&Service e Lewis Medical.
Nella sede della Questura di Reggio Calabria è stato rinnovato l’accordo tra la Polizia di

Il capo della Procura traccia le priorità del suo mandato: continuità nel contrasto alle cosche, sostegno alle vittime e una giustizia più efficiente e vicina ai cittadini

Dalle intimidazioni con cui i clan continuano a esercitare il controllo del territorio, al rapporto tra magistratura e cittadini, il capo della procura di Reggio Calabria indica le priorità nella lotta ai clan
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