Avvenire di Calabria

Il report: una risalita della disoccupazione dell'8,8% su base mensile, -46mila occupati, soprattutto donne e dipendenti permanenti

Lavoro, Istat: «A giugno risalgono i livelli di disoccupazione»

Gigliola Alfaro

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«A giugno 2020 i dati sul mercato del lavoro descrivono un andamento che conferma una tendenza alla flessione dei livelli di occupazione, seppure a ritmi via via più contenuti, un recupero delle ore lavorate pro-capite e un progressivo ampliamento dell’area delle persone in cerca di lavoro». Lo segnala oggi l'Istat, nel report "Occupati e disoccupati", con dati provvisori riferiti a giugno 2020. «Da febbraio 2020 - osserva l'Istituto di statistica - il livello dell’occupazione è sceso di circa 600mila unità e le persone in cerca di lavoro sono diminuite di 160mila, a fronte di un aumento degli inattivi di oltre 700mila unità. In quattro mesi, il tasso di occupazione perde un punto e mezzo, mentre quello di disoccupazione, col dato di giugno, si riavvicina ai livelli di febbraio».
Rispetto al mese di maggio 2020, precisa l'Istat, «a giugno prosegue, a ritmo meno sostenuto, la diminuzione dell’occupazione e la crescita del numero di persone in cerca di lavoro, a fronte di un calo dell’inattività. Continua anche il recupero del numero di ore lavorate pro capite».
In particolare, «la diminuzione dell’occupazione su base mensile (-0,2% pari a -46mila unità) coinvolge le donne (-0,9% pari a -86mila), i dipendenti permanenti (-0,4% pari a -60mila) e gli under50, mentre gli occupati aumentano tra gli uomini (+0,3% pari a +39mila), i dipendenti a termine, gli indipendenti e gli ultracinquantenni. Nel complesso, il tasso di occupazione scende lievemente, attestandosi al 57,5% (-0,1 punti percentuali)».
L'Istituto di statistica ricorda che «l’aumento delle persone in cerca di lavoro è consistente (+7,3% pari a +149mila unità), riguarda soprattutto gli uomini (+9,4% pari a +99mila unità, contro il +5,0%, pari a +50mila, delle donne) e interessa tutte le classi di età. Il tasso di disoccupazione risale all’8,8% (+0,6 punti) e, tra i giovani, al 27,6% (+1,9 punti)". Inoltre, "la diminuzione del numero di inattivi (-0,7% pari a -99mila unità) si registra tra gli uomini (-2,5% pari a 131mila unità) e tra i minori di 64 anni, a fronte di un aumento delle donne inattive (+0,4% pari a +31mila). Complessivamente cala il tasso di inattività che si attesta al 36,8% (-0,3 punti)».
Nella media del secondo trimestre 2020, rispetto al primo, si legge nel report, «l’occupazione risulta in evidente calo (-2,0% pari a -459mila unità) per entrambe le componenti di genere. Diminuiscono nel trimestre anche le persone in cerca di occupazione (-15,7% pari a -364mila), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+5,9% pari a +793mila unità)».
In generale, «le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione hanno determinato un calo rilevante rispetto al mese di giugno 2019 (-3,2% pari a -752mila unità), che coinvolge entrambe le componenti di genere, i dipendenti (-613mila), gli autonomi (-140mila) e tutte le classi d’età; l’unica eccezione risultano essere gli over50 (+102mila). Il tasso di occupazione scende in un anno di 1,8 punti».
Infine, «nell’arco dei dodici mesi, calano in misura consistente le persone in cerca di lavoro (-11,5%, pari a 286mila unità), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+6,8%, pari a +899mila)».

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