Protocollo d’intesa tra Tribunale per i minorenni e cooperativa “Collina del Sole”
La firma è avvenuta oggi, 1 ottobre, presso la sede di via Marsala a Reggio Calabria. Presente anche l’arcivescovo reggino, monsignor Morrone.
Una rete di supporto - educativa, psicologica, scolastica, economica, lavorativa - ai minori e ai loro familiari in contesti di criminalità organizzata per garantire concrete alternative di vita finanziata al 50% con i fondi dell'8xmille alla Chiesa Cattolica. Protezione per coloro che hanno deciso di affrancarsi dalle logiche criminali della 'ndrangheta. È questo l'obiettivo di un'intesa tra ministri e uffici giudiziari della città di Reggio Calabria, per accompagnare i ragazzi fino alla completa integrazione in una nuova realtà.
Il protocollo «Liberi di scegliere» è stato siglato dal ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, con i colleghi della Giustizia, Alfonso Bonafede, e delle Pari Opportunità, Elena Bonetti, il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho, i capi della procura e della procura per i minorenni di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri e Giuseppina Latella, il presidente del tribunale dei minori della stessa città, Roberto Di Bella, il segretario della Cei, monsignor, Stefano Russo, e don Luigi Ciotti, presiedente di Libera.
La firma è avvenuta oggi, 1 ottobre, presso la sede di via Marsala a Reggio Calabria. Presente anche l’arcivescovo reggino, monsignor Morrone.
La storia di Emanuele Mancuso, figlio del boss Pantaleone, che è diventanto uno dei più importanti collaboratori di giustizia. La figlia, però, le è stata tolta: la compagna dell’uomo, in contrasto con la sua decisione di pentersi, è rimasta ancora ai Mancuso e la figlia vive con lei. Le sue parole: «In quasi tre anni ho visto mia figlia poche volte», sempre in località terze e protette rispetto anche alla mamma.
Dopo il saluto di Paolo Cicciù coordinerà la diretta Mimmo Nasone di Libera. Il presidente Di Bella nell’aderire all’iniziativa ha affermato: «La rete di alleanze educative deve continuare a sensibilizzare soprattutto gli studenti»