Avvenire di Calabria

L'eroe albanese fu accolto nelle terre del meridione di Italia ben 550 anni fa

Lungro, al via gli eventi per l’anniversario di Skanderbeg

Redazione Web

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Partono da Cosenza le manifestazioni per il 550° anniversario della morte dell’Eroe Albanese, “Impavido difensore della libertà, dell’autodeterminazione e dei confini del suo popolo e della sua terra.

La memoria di Skanderbeg è tuttora viva nei discendenti di quei profughi che, dopo la sua morte, dovettero dolorosamente abbandonare la Madre Patria e cercare rifugio nelle terre del Meridione Italiano, dove vennero benevolmente accolti come fratelli nella stessa fede cristiana.

Gli Arberesh sono pienamente integrati in ogni ambito della magnifica terra calabrese ma non si sono omologati alla cultura del luogo in quanto hanno continuato a mantenere vivo il patrimonio degli Antenati e, particolarmente la lingua arbereshe, parlata in casa e per strada, e il rito bizantino-greco. Tale caratteristica ecclesiale fa dell’Arberia un’isola orientale nel tessuto della Chiesa Cattolica e si presta magnificamente per evidenziare la possibile pacifica convivenza tra Cattolici e Ortodossi, nella differenza delle tradizioni e delle lingue, uniti nel Nome di Cristo.

Di seguito gli appuntamenti previsti:

Domenica 14 gennaio 2018, Divina Liturgia alle ore 10.45. Ore 17.00 Concerto - Il gruppo di ricerca musicale arbëreshe “Moti i parë” di Lungro e il cantautore “Santino De Bartolo” di Firmo: “I canti tradizionali italo – albanesi del cuore e della memoria”.

Mercoledì 17 gennaio 2018, ore 17.00, Divina Liturgia e Trisaghion in suffragio dell’anima di Giorgio Castriota Skanderbeg. Seguirà deposizione di una corona al busto bronzeo dell’Impavido difensore della Cristianità, in Corso Plebiscito.

Domenica 21 gennaio 2018, Divina Liturgia alle ore 10.45. Ore 17.00 LA TERRA DI YLL Presentazione del libro di Pino Cacozza, ambientato tra l’Arberia calabrese e l’Albania. Intervengono Demetrio Loricchio e Ernesto Iannuzzi.

Le manifestazioni si terranno a Cosenza, nel salone del Seminario Maggiore Eparchiale Italo – Greco Albanese, in via Paparelle, 16.

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