Avvenire di Calabria

Tutti i partecipanti indosseranno i dispositivi di protezione individuale e si manterranno alla distanza di almeno due metri gli uni dagli altri

Marcia Perugia-Assisi, l’11 ottobre una «Catena umana»

Redazione Web

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di Patrizia Caiffa* - La Marcia della pace Perugia-Assisi che si svolgerà domenica 11 ottobre darà voce “a chi non ha né mascherine, né disinfettanti, né cure. Ai bambini e alle bambine, alle donne, agli uomini, agli anziani, alle persone con disabilità torturate dal morso della fame e dalle malattie, abbandonati sotto le bombe e l’occupazione, nelle mani di dittatori, sfruttatori, carnefici senza coscienza e senza pietà. A tutte le persone che sono in fuga dalle guerre, dall’oppressione, dalla fame e dai cambiamenti climatici”.

Lo ricordano gli organizzatori, nel giorno in cui ricorre l’anniversario della prima Perugia-Assisi, ideata da Aldo Capitini il 24 settembre 1961, un piccolo e gracile uomo in difficili condizioni di salute di nome Aldo Capitini: “Era la prima volta, in Italia, che si marciava insieme per la pace “contro l’imperialismo, il razzismo, il colonialismo, lo sfruttamento, flagelli recenti e attuali dell’umanità”. Quest’anno la Marcia PerugiAssisi si trasformerà in una “Catena umana”, una manifestazione sottile, in forma statica, consentita dalla legge, che garantisce le distanze interpersonali di sicurezza previste dalle norme sanitarie anti-Covid. Tutti i partecipanti indosseranno i dispositivi di protezione individuale e si manterranno alla distanza di almeno due metri gli uni dagli altri. “Il Coronavirus non può fermare l’impegno dei costruttori di pace – concludono –. Non possiamo lasciarci dominare dalla paura”.

Info ed iscrizioni su www.perugiassisi.org.

*Agensir

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