Avvenire di Calabria

Don Giovanni Zampaglione e i parrocchiani del paese dell'Area grecanica si sono impegnati a promuovere una giornata particolare

Marina di San Lorenzo, una giornata coi rifugiati arrivati dall’Ucraina

Tanti i gesti di solidarietà che hanno caratterizzato il Primo Maggio. Una festa dell'accoglienza con la speranza di una pace immediata

di Redazione Web

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La parrocchia di Marina di San Lorenzo ha vissuto una domenica speciale con tanti rifugiati arrivati dall'Ucraina. Un momento di condivisione fraterna durante il quale la comunità reggina si è fatta prossima allo stato d'animo dei profughi di guerra.

Ucraina, il Primo Maggio dei rifugiati a Marina di San Lorenzo

Una domenica speciale per la comunità di Marina di San Lorenzo: organizzata dall'associazione Calabriamoci e dalla parrocchia Santissima Trinità la manifestazione "Insieme per la pace" ha visto la partecipazione alla Santa messa domenicale di una numerosa delegazione Ucraina di profughi giunti in Italia all'indomani dello scoppio del conflitto lo scorso febbraio.


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Una domenica speciale per la comunità di Marina di San Lorenzo: organizzata dall'associazione Calabriamoci e dalla parrocchia Santissima Trinità la manifestazione "Insieme per la pace" ha visto la partecipazione alla Santa messa domenicale di una numerosa delegazione Ucraina di profughi giunti in Italia all'indomani dello scoppio del conflitto lo scorso febbraio.

Una stragrande maggioranza di donne e bambini per i quali si è voluta organizzare una giornata di preghiera e di festa che possa per un attimo far dimenticare la lontananza da casa e la preoccupazione per i cari che sono rimasti e si trovano da mesi sotto le bombe.

Le parole del parroco

Durante l'omelia don Giovanni Zampaglione, parroco della frazione marina di San Lorenzo, nel fare riferimento alla pace ha detto: "invochiamo il dono della pace per le nostre sorelle e fratelli dell'Ucraina e della Russia. Preghiamo affinchè tacciano le armi, si spengano i fuochi dei missili, regni la luce di Cristo nei cuori, nelle case, nei rifugi".

Al termine del rito religioso è stato proiettato un video con le immagini dei luoghi più significativi dell'Ucraina e delle città bombardate che ha comportato la commozione della quasi totalità dei presenti e che ha preceduto l'esibizione di canti religiosi in lingua ucraina.


PER APPROFONDIRE: Da Kiev a Reggio Calabria, il racconto: «Le nostre case bombardate»


La domenica è proseguita con il pranzo che la parrocchia e l'associazione Calabriamoci hanno offerto alla comunità ucraina ed organizzato grazie alla solidarietà dei cittadini. Una giornata di lustro per tutta la comunità di Marina di San Lorenzo grazie ancora una volta all'attivismo dei volontari.

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