La firma dell’artista ucraina per la Giornata dell’aiuto umanitario
La data legata ad un triste evento consumatosi 19 anni fa in Iraq. La ricorrenza quest’anno viene celebrata con un francobollo realizzato dall’illustratrice ucraina Olga Shtonda
È il primo messaggio per la Pasqua da vescovo quello che monsignor Attilio Nostro ha rivolto a tutta la comunità diocesana di Mileto - Nicotera - Tropea. Inizia così: «Care sorelle e cari fratelli, il Triduo pasquale ci invita alla partecipazione del mistero d’amore di Gesù Cristo che si offre per ogni uomo nel sacrificio della Croce».
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Prosegue il presule palmese: «Nel brano del Vangelo che accompagnerà la veglia pasquale verranno rivolte a noi le parole con cui gli angeli esortarono le donne ad andare “oltre” la soglia della morte. Che senso dare a quelle parole oggi, quale soglia ci invitano a oltrepassare?».
«Sono molti i motivi di apprensione e di difficoltà: nel mondo - ricorda Nostro - deflagrano scenari di guerra con il rischio di carestie e di povertà ulteriore. Sono molte le persone che si sentono disorientate, spaventate e deluse perché si sentono sole di fronte a una sfida che appare insormontabile. È per queste persone che Gesù si è fatto prossimo: è per loro che Gesù ha voluto vivere la solitudine del Getsemani, del processo, della croce e del sepolcro. È venuto per coloro che si sentono soli nel momento opprimente e drammatico della sofferenza: Gesù è lì, accanto a loro, sulla Croce».
Nel suo messaggio per la Pasqua, il vescovo di Mileto invita a ricercare il Signore «oltre la soglia». «Dio conosce tutte le nostre lacrime una ad una, Dio sente il grido di ogni uomo; è per questo motivo che siamo chiamati semplicemente ad accorgerci della sua presenza! Non è assente, non è lontano, non è tra i morti! Cerchiamo Gesù oltre la soglia: Lui è presente, Lui è vicino a me, Lui è Risorto»
«Pèsach (Pasqua) - spiega il vescovo nel messaggio - significa passaggio, significa andare oltre la soglia, significa passare dalla vita vecchia a quella novità di vita che Gesù Cristo ha conquistato per noi a prezzo del suo sangue. Questo invito degli angeli, perciò risuona anche oggi; è a noi che essi dicono: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto" (Lc 21,5-6)».
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Infine l'esortazione: «Cerchiamo Gesù nei poveri, nei sofferenti, nei malati, nei carcerati, nelle persone che si sentono sole e lontane da Dio! Rendiamo perciò testimonianza di ciò che abbiamo udito e visto; parliamo loro della risurrezione vittoriosa di Gesù e potremo così testimoniarlo come prossimo di ciascuno, il Dio-Con-Noi, l’Emmanuele! Vi benedico di cuore e prego per tutti voi».
La data legata ad un triste evento consumatosi 19 anni fa in Iraq. La ricorrenza quest’anno viene celebrata con un francobollo realizzato dall’illustratrice ucraina Olga Shtonda
Lo scrittore calabrese nato 98 anni fa a Sant’Agata del Bianco, nella Locride, è tra le figura intellettuali più autorevoli nate in Calabria nel ventesimo secolo. Artefice di un nuovo meridionalismo.
Era il 16 agosto del 1972 quando al largo delle coste di Riace, in Calabria, dopo una segnalazione del sub Stefano Mariottini, i carabinieri riportavano alla luce due statue uniche al mondo, i Bronzi di Riace.