Avvenire di Calabria

Con dedizione e fede ha guidato per anni l’antica Confraternita del Santuario mariano sul colle di Reggio: si è spento nei mesi scorsi

La comunità di Modena ricorda Nino Ielo

Ha lasciato un vuoto nell’intera comunità di Maria Santissima di Modena, all’interno della quale ha operato sempre con grande dinamismo

di Redazione Web

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La comunità di Modena ricorda Nino Ielo. Con dedizione e fede ha guidato per anni l’antica Confraternita del Santuario mariano sul colle di Reggio.

La comunità di Modena ricorda Nino Ielo

Nino Ielo o Ninì come lo chiamavano le persone che lo conoscevano sin da quando, piccolissimo, iniziò a frequentare quel Santuario che non avrebbe più smesso di servire, si è spento il 14 dicembre 2022. Ha lasciato un vuoto nell’intera comunità di Maria Santissima di Modena, all’interno della quale ha operato sempre con grande dinamismo, svolgendo diversi ministeri a servizio della comunità.


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Priore dell’antica confraternita del Santuario della Madonna di Modena, con i suoi articoli per Avvenire di Calabria ha accompagnato i lettori alla scoperta di storie e tradizioni legate al Santuario, all’antico culto della Vergine a cui era tanto devoto e alla Confraternita che coordinava con orgoglio e spirito di iniziativa.

Grazie alla sua attività sono cresciuti gli iscritti e anche gli impegni che hanno visto la Confraternita parte attiva al servizio della parrocchia. Un’opera instancabile, ad accompagnare la quale anche la grande fede che lo ha accompagnato nel corso della sua vita. Proprio nella fede, Nino Ielo ha continuato a vivere fino agli ultimi giorni, malgrado il brutto male che lo aveva colpito. Un periodo durante il quale non ha mai manifestato paura, al contrario si diceva pronto ad accogliere il volere del Signore.

Ha vissuto nell’amore, quello che dava e quello che riceveva.


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Ha vissuto nell’umiltà, quella che rende grandi le persone. Ha vissuto dando sempre la migliore versione di sé stesso, donandosi e donando amore. Un’autentica testimonianza ed un esempio per i cari figli Carlo, Nicola e Cristina e anche per l’intera comunità.

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