Ieri, sabato, 12 dicembre, alle 11, presso la Curia vescovile di Tivoli, ha avuto luogo l’apertura dell’inchiesta diocesana della Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio monsignor Giuseppe Cognata (Agrigento, 14 ottobre 1885 – Pellaro, 22 luglio 1972), della Pia Società di San Francesco di Sales, vescovo titolare di Farsalo, già vescovo di Bova e Fondatore dell’Istituto delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore (Sosc). Ha presieduto l’evento monsignor Mauro Parmeggiani, vescovo di Tivoli e di Palestrina.
«L’annuncio, dato in piena pandemia, il 18 aprile scorso, che Papa Francesco autorizzava l’apertura della Causa, ha rallegrato molti vescovi, presbiteri, religiosi e religiose, laici che attendevano con paziente e fiduciosa speranza questa lieta notizia, insieme a noi, sue figlie spirituali», ha commentato Madre Graziella Benghini, Superiore Generale delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore. «Permettetemi un paragone – prosegue la religiosa –: come i pastori, nel buio della notte, sono stati illuminati dalla lieta notizia e dall’evento atteso da secoli, così anche noi quando sembrava che nulla venisse alla luce improvvisamente, mentre il mondo era spaventato da Covid19, la luce di un nuovo sole è venuta ad illuminare la vita della Famiglia Salesiana, di noi Oblate e della Chiesa tutta… E come nella notta buia di Betlemme una luce squarciò le tenebre perché il Figlio d Dio si è fatto uomo ed è venuto a portare la luce vera, così ci auguriamo che l’apertura dell’Inchiesta diocesana di Beatificazione e Canonizzazione di monsignor Cognata possa essere per tutti motivo di impegno nel testimoniare la verità e la giustizia, di cui il Servo di Dio ne fu esemplare modello».
Sebbene le restrizioni dovute alla pandemia hanno impedito di celebrare l’evento con una moltitudine di persone, è stato tuttavia possibile partecipare a distanza all’evento grazie alla trasmissione in diretta della cerimonia, accessibile a tutti sulla pagina Facebook e il canale YouTube delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore. Grande commozione e gioia anche a Reggio Calabria dove di recente è stata anche intitolata una via in memoria di monsignor Cognata proprio a pochi passi da una casa delle “sue” suore nel quartiere di Pellaro. Parlando del presule, pochi mesi fa, l’arcivescovo di Reggio Calabria - Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini ha detto: «Dio gli ha consentito di guardare agli eventi della sua vita che come uomo di fede ha saputo accettare il disegno celeste, nonostante le sofferenze».