Avvenire di Calabria

L'esperienza della parrocchia intitolata Santa Caterina Vergine e Martire di Motta San Giovanni raccontata dal Corriere della Sera

Motta San Giovanni, l’oratorio estivo diventa un film

Così la passione educativa e cinematografica del parroco diventa una progetto sperimentale "letto" con curiosità da tutta Italia

di Redazione Web

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L'esperienza della parrocchia intitolata Santa Caterina Vergine e Martire di Motta San Giovanni raccontata dal Corriere della Sera. Così la passione educativa e cinematografica del parroco diventa una progetto sperimentale "letto" da tutta Italia.

Un film sulla bellezza di stare insieme in oratorio, la storia da Motta San Giovanni

«Don Giovanni Gullì, prete e bravo videomaker, sta girando insieme ai ragazzi della comunità un nuovo film con gli effetti speciali creati nel garage della canonica». La storia è raccontata dalla sezione "Buone Notizie" del Corriere della Sera.


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Prosegue il Corsera: «Nel 2015 arrivò a Santa Caterina da un paese poco vicino, portando anche la sua passione per il cinema. Da sette anni all’oratorio gira lungometraggi coi ragazzi. "Abbiamo iniziato con la parodia di Ghostbusters - racconta - ma negli anni abbiamo toccato tutti i generi cinematografici, dall’horror al comico ai video musicali. Un’occasione per far esprimere la creatività dei ragazzi, insegnando loro le tecniche realizzative"».

In paese c’è grande attesa per la nuova produzione, «la rivisitazione della tradizione dei film a episodi del dopoguerra italiano. Ispirati a registi come Risi, Comencini e Loy, i ragazzi saranno protagonisti di una trama che collega un angelo e un diavolo mandati sulla terra per decidere se annientare l’umanità o salvarla».


PER APPROFONDIRE: La parrocchia di Motta San Giovanni e l'esperienza del palio delle contrade


L’appuntamento è per metà agosto, nella piazza del paese. «Il nostro - racconta don Gullì al Corriere della Sera - è un oratorio accampato. Non abbiamo strutture e ogni sabato preghiamo il cielo che ci mandi una bella giornata, altrimenti ci spostiamo in chiesa, togliamo banchi e panche e poi risistemiamo tutto prima della messa».

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