Avvenire di Calabria

L'assessore delegato alla realizzazione del progetto di Zaha Hadid spiega le fasi di cantierizzazione

Museo del Mare, Romeo: «Al via il cantiere dell’opera che rilancia Reggio come “cuore” del Mediterraneo»

Nei giorni scorsi si è svolto il primo sopralluogo tra progettisti e impresa costruttrice

di Francesco Chindemi

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Il Museo del Mare di Reggio Calabria è un progetto ambizioso, «parte della strategia di rigenerazione urbana che mira a riportare la città al centro della scena culturale del Mediterraneo». Carmelo Romeo, assessore alla Programmazione Comunitaria con delega al Museo del Mare, spiega a che punto sono i lavori e le prospettive future per questa grande opera.

Assessore Romeo, come procede il progetto del Museo del Mare?

Nei giorni scorsi abbiamo compiuto un passo significativo: siamo riusciti a riunire i due principali attori del progetto, lo studio di progettazione Zaha Hadid e l’impresa Cobar SPA, insieme al Comune, per definire gli step immediati che ci porteranno ad avviare il cantiere entro fine novembre. È stato un incontro strategico per chiarire i ruoli e gli obiettivi di ciascuno in questa grande avventura.

Quali sono i prossimi step operativi?

Insieme a “Zaha Hadid” e Cobar abbiamo fatto sopralluoghi nell’area del porto destinata al museo e stabilito i punti specifici da cui partire. Ora il prossimo passo sarà l’approvazione in giunta del progetto esecutivo, che contiamo di completare in circa 8-10 giorni.



Successivamente, procederemo alla contrattualizzazione formale della Cobar, che inizierà i lavori del cosiddetto “lotto zero”. Questo primo intervento riguarderà demolizioni e opere a mare per preparare il sito alla costruzione vera e propria.

Il Museo del Mare è uno dei progetti prioritari del PNRR. Quali vantaggi porterà alla città?

Il Museo del Mare è stato incluso tra i 14 attrattori culturali d’Italia nell’ambito del PNRR, ottenendo un finanziamento di 60 milioni di euro. A questa somma, come amministrazione, abbiamo deciso di aggiungere altri 60 milioni dal programma PnMetroPlus, per garantire il completamento dell’opera e salvaguardare l’intero progetto.


PER APPROFONDIRE: Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria, consegnate le chiavi del cantiere


Crediamo che questo museo, oltre ad arricchire il nostro patrimonio culturale, possa dare un forte impulso turistico ed economico a Reggio Calabria. Non sarà solo una struttura, ma un vero centro di attrazione con spazi come l’acquario, i laboratori di biologia marina, le mostre temporanee e permanenti, l’auditorium e un ristorante. Ci aspettiamo che diventi un motore di crescita anche per l’occupazione locale e per il turismo.

Come si inserisce il Museo del Mare nel più ampio contesto di rigenerazione della città?

Questo progetto fa parte di una visione strategica di lungo termine che abbiamo delineato nel Master plan recentemente presentato dalla nostra Amministrazione guidata dal sindaco Falcomatà. Il master plan è uno strumento che guarda al futuro urbanistico di Reggio Calabria nei prossimi 20-30 anni. La nostra visione è quella di riappropriarci del rapporto della città con il mare, e lo stiamo già dimostrando con interventi importanti.

Quali?

Abbiamo riqualificato il lungomare di Catona, l’area Pentimele e il Lido Comunale, tutte aree che stanno ritrovando nuovo splendore e funzionalità. Il Museo del Mare rappresenterà la “ciliegina sulla torta” di questa visione di una città che guarda al Mediterraneo come fonte di cultura e sviluppo.

Recentemente c’è stato un incontro in prefettura. Di cosa si è trattato?

L’incontro è stato un passaggio ordinario nel cronoprogramma del PNRR. La prefettura, come cabina di regia, supervisiona tutte le opere finanziate dal PNRR, compreso il Museo del Mare, data l’importanza economica del progetto. È stato comunque un incontro utile per confrontarci su eventuali criticità e per confermare che siamo fiduciosi nel rispetto del cronoprogramma.

Come verrà gestito l’allestimento del cantiere e quale impatto avrà sulla città?

Il cantiere sarà delimitato con reti e recinzioni per garantire sicurezza e visibilità agli operatori. Il “lotto zero” sarà visibile alla popolazione, poiché occuperà un’area ben definita lungo il porto. Anche se gli interventi principali riguardano opere a mare, l’impatto visivo sarà presente, ma tutto sarà organizzato per ridurre al minimo i disagi.

E per quanto riguarda le tempistiche complessive dei lavori?

La consegna finale del Museo del Mare è prevista per il 2028, con quasi quattro anni di lavoro necessari per completare quest’opera, che trasformerà in modo significativo il volto del porto e offrirà alla città un nuovo e prestigioso punto di riferimento culturale anche in chiave internazionale.

Focus, nessun ostacolo all'avvio del cantiere

L’avvio del lotto zero non subirà alcun ostacolo legato all’area attualmente occupata al cantiere nautico “R. Marine Group” che si trova nella zona interessata ai lavori del futuro Museo del Mare.

L’assessore Carmelo Romeo, ancora ad Avvenire di Calabria, conferma che «c’è un dialogo costante sulle diverse soluzioni possibili. Abbiamo individuato un’area e autorizzato i nostri uffici, insieme all’impresa, a verificare la fattibilità di tale zona. I nostri uffici, in collaborazione con il cantiere nautico, stanno continuando a valutare quale sia la soluzione più adatta per tutte le parti coinvolte».

Romeo inoltre precisa che «il lotto zero non interessa direttamente l’area attualmente occupata dal cantiere nautico, poiché la maggior parte dei lavori previsti riguarda opere di protezione costiera. Si tratta di interventi significativi, sia dal punto di vista strutturale sia economico, che coinvolgeranno principalmente lo specchio d’acqua e l’area a mare». Quindi, al momento nessun ostacolo.



Una svolta fondamentale per il progetto è arrivata la scorsa estate con una decisione del Consiglio di Stato. Il massimo organo della giustizia amministrativa nel pronunciarsi sul ricorso presentato dal Comune di Reggio Calabria contro la sentenza del Tar che dichiarava illegittima la revoca della concessione alla “R. Marine Group”, ha consentito all’Ente di Palazzo San Giorgio di disporre delle aree da cantierizzare, purché rispettasse con urgenza l’assegnazione dell’area alternativa a Pentimele alla Società di rimessaggio nautico.

Del resto, lo ha sottolineato lo stesso legale della società, Natale Polimeni, «la “R. Marine Group” non si è mai opposta» alla realizzazione dell’opera, pur mirando a salvaguardare la propria attività. Un eventuale stop dell’iter avrebbe provocato la perdita del finanziamento.

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