Avvenire di Calabria

Natuzza, sciolto il ”nodo” dello Statuto della Fondazione

Redazione Web

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La riforma di alcuni punti dello statuto della Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” di Paravati è cosa fatta. L’atteso via libera alle modifiche concordate con la Santa Sede e la diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea è stato dato nella serata di domenica dai soci dell’Ente morale, nel corso dell’assemblea convocata a tal proposito dal presidente Pasquale Anastasi.

Si chiude con un lieto fine, quindi, uno scontro duro e acceso durato oltre tre anni, iniziato quando il vescovo monsignor Luigi Renzo ha chiesto – in vista della consacrazione della chiesa della Villa della Gioia – la riforma di alcuni punti dello statuto. Il vescovo in questi lunghi anni ha provato a più riprese a dialogare con la Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” e soltanto in questa ultima fase ciò è stato reso possibile dalla disponibilità dei rappresentanti della stessa. Nel mezzo un periodo burrascoso che, però, non ha affievolito la preghiera dei Cenacoli ispiri a Natuzza Evolo, mistica calabrese in odor di santità. Il nuovo documento inoltrato dal Vaticano era stato già sottoscritto dal presul fondamentale tassello, come detto inserito nella serata di domenica. I 143 soci fondatori partecipanti all’assemblea hanno approvato le riforme statutarie all’unanimità, per appello nominale. Un momento storico, sancito dal lungo applauso di tutti i presenti. Davvero una bella notizia per tutti coloro che nel mondo si rifanno al carisma della Serva di Dio Natuzza Evolo. La sottoscrizione delle riforme spiana la strada all’apertura al culto dell’edificio sacro e ad un ulteriore acceleramento del processo di beatificazione dell’umile donna morta nel giorno di Ognissanti del 2009. Al termine dell’assemblea il presidente Anastasi – spesosi con grande energia per la positiva soluzione della vicenda – ha volutoringraziare le autorità vaticane e monsignor Renzo per l’impegno profuso e per il contributo dato per il buon epilogo del percorso avviato.

«Siamo al terzo atto. Il primo – ha sottolineato la guida dell’Ente morale, visibilmente commosso – è stato la nascita negli anni ‘80 dell’associazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, il secondo la trasformazione negli anni ’90 della stessa in fondazione e, oggi, 7 marzo del 2021, l’approvazione delle modifica statutaria e disciplinare.

Adesso attendiamo con fiducia l’apertura della chiesa». L’iter procedurale – così come spiegato il presidente Anastasi – prevede che l’estratto della seduta venga portato ad un notaio per la registrazione del risultato dell’assemblea.

Successivamente, il tutto sarà trasmesso al vescovo affinché possa provvedere all’emanazione del decreto di riconoscimento canonico.

Questa documentazione, per il tramite della Prefettura di Vibo Valentia, sarà poi inviata al Ministero dell’Interno per l’ottenimento – con decreto del titolare di questo dicastero – del riconoscimento civile.

Un atto che, di fatto, porrà fine al percorso burocratico e amministrativo. Covid-19 permettendo, la sensazione è che ormai la consacrazione della chiesa della Villa della Gioia di Paravati sia solo questione di mesi.

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