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Sono ripartite le attività della Commissione socio-politico-culturale della parrocchia Santa Maria Odigitria di Reggio Calabria. Il primo appuntamento la presentazione del libro “Itinerario amoroso”.
Con l’inizio del nuovo anno pastorale sono riprese le attività dei vari gruppi della Parrocchia Santa Maria Odigitria della diocesi di Reggio Calabria - Bova, comprese quelle della Commissione Socio-Politico-Culturale, che recentemente, congiuntamente all’Associazione Culturale Anassilaos, ha presentato il volume di poesie “Itinerario amoroso”, ultima pubblicazione del suo responsabile, Antonio Zavettieri.
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Il compito di moderare i lavori è toccato a Domenico Guarna, giornalista de “La Voce del Sud”. Ha fatto gli onori di casa il nuovo parroco, monsignor Giacomo D’Anna, il quale, dopo aver ringraziato gli organizzatori, il numeroso pubblico presente, l’autore delle liriche e l’Associazione Anassilaos, sulla scia del precedente parroco, monsignor Pasqualino Catanese, ha confermato l’orientamento della parrocchia di aprirsi all’esterno per accogliere e valorizzare tutta la bellezza che fiorisce intorno ad essa, attraverso un lavoro sinergico che veda protagonisti la comunità parrocchiale e le organizzazioni socio-culturali attive sul territorio.
Stefano Iorfida, presidente dell’Associazione Anassilaos, ha voluto rimarcare la lunga amicizia che lo lega all’autore, per altro vincitore, nel lontano 1990, del primo premio per la poesia inedita con la lirica “L’uomo e l’universo”, confluita nella raccolta poetica “Forse”. Pina De Felice, responsabile della sezione Poesia dell’Anassilaos, autrice di numerose raccolte poetiche sia in lingua italiana che in vernacolo, ha analizzato a fondo i versi di Zavettieri, facendo emergere, con la competenza e la lucidità del critico genuino, i vari aspetti delle liriche oggetto dell’analisi. Ha spiegato, passo passo, il significato della raccolta e ha messo in luce in che modo essa si collega ad elementi della vita e della poetica dell’autore. Ha focalizzato l’attenzione sul passaggio dall’amore giovane, insicuro e più passionevole, tipico della gioventù, che successivamente diventa “amore quotidiano” quando l’autore si lega alla moglie, scegliendo di passare “dall’io al noi”.
Altrettanto interessante è stata la relazione del professore Fortunato Mangiola, che soffermandosi sulla poetica di Zavettieri ha spiegato come nel corso del tempo la «sua espressività ha subito delle trasformazioni, che a guardarle dall’interno si chiariscono come conseguimento di un pensiero maturo, che tende a comunicare una visione positiva della vita, la quale meriterebbe a suo giudizio di essere vissuta in pienezza e in armonia con se stessi, con gli altri e anche col creato, sulla scia dell’insegnamento di papa Francesco».
Mangiola, senza mettere minimamente in discussione l’assoluta «originalità della sua ispirazione», ha accostato il poeta alla corrente ermetica, individuando delle affinità soprattutto con Rebora, Campana, Luzi, Ungaretti e Quasimodo.
Prezioso è stato il contributo di Valeria Longo che, tra un intervento e l’altro, ha declamato in maniera magistrale alcune poesie della raccolta.
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Antonio Zavettieri ha ringraziato infine i presenti e tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento, rimarcando che «non è importante ciò che ho scritto ma ciò che ha percepito il lettore».
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Sono stati giorni anche di scambio di conoscenza ed esperienza sul campo per i presenti
Ad illustrarlo il commissario della Fondazione Anton Giulio Grande e il direttore Luciano Vigna La