
Italia, Pino Aprile: «Tutt’altro che unita, è un Paese ingiusto»
L’autore de “I nuovi terroni” traccia ad Avvenire di Calabria un bilancio dei “primi” 162 anni di unità d’Italia. «Il Paese – dice – ancora condizionato da logiche colonialiste».
Oggi è il compleanno del presidente Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato festeggia ottanta primavere. Il primo inquilino del Palazzo del Quirinale sta godendo di un appeal popolare mai vissuto prima durante il suo mandato.
Il 3 agosto inizierà il semestre bianco. Non si potranno sciogliere le Camere e i partiti inizieranno il loro dialogo per il nome da destinare al Colle. Ma un fronte sempre più ampio crede nel Mattarella-bis. Almeno in forma ridotta come accaduto con Giorgio Napolitano per un periodo di transizione.
D'altronde, complice l'entusiasmo di Euro 2020, Mattarella sta vivendo una stagione di grande consenso popolare. Il suo mandato ha vissuto fasi delicatissime, tra cui l'imprevedibile gestione dell'emergenza coronavirus dove il Capo dello Stato è stato vigile osservatore delle dinamiche parlamentari e del Governo.
Nato a Palermo il 23 luglio 1941. Ha tre figli. Laureato in Giurisprudenza nel 1964 all’Università “La Sapienza” di Roma con il massimo dei voti e la lode, discutendo una tesi su “La funzione di indirizzo politico”, è stato iscritto nell’albo degli avvocati del Foro di Palermo dal 1967. Il suo percorso politico ha origine all’interno del filone di impegno cattolico-sociale e riformatore. Eletto deputato per la Democrazia Cristiana nel 1983 nella circoscrizione della Sicilia occidentale, ha fatto parte della Camera dei Deputati sino al 2008. Nelle elezioni politiche del 2008 non si è ricandidato e ha concluso la sua attività politica. Il 31 gennaio 2015 è stato eletto dodicesimo Presidente della Repubblica.
Dal luglio del 1987 al luglio del 1989 è stato Ministro dei Rapporti con il Parlamento. Dal luglio del 1989 al luglio del 1990 è stato Ministro della Pubblica Istruzione. Dall’ottobre 1998 è stato Vice Presidente del Consiglio dei Ministri sino al dicembre 1999 quando è stato nominato Ministro della Difesa, incarico tenuto fino alle elezioni del giugno del 2001.
L’autore de “I nuovi terroni” traccia ad Avvenire di Calabria un bilancio dei “primi” 162 anni di unità d’Italia. «Il Paese – dice – ancora condizionato da logiche colonialiste».
Il presidente della Repubblica si è recato a Crotone per incontrare i parenti e rendere omaggio alla vittime della tragedia del mare di domenica scorsa.
Il sacerdote bresciano trapiantato a Lamezia Terme ha ricevuto il riconoscimento da parte del Capo dello Stato al Quirinale.