Avvenire di Calabria

I cittadini dell'Unione europea ricordano oggi la storica dichiarazione che portò all'unità dei Paesi europei

Oggi è la Festa dell’Europa, nata dalla dichiarazione dello statista Venerabile

Diverse le iniziative in tutto in continente, sullo sfondo c'è il tema della pace e della solidarietà per l'Ucraina

di Redazione Web

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Si celebra oggi al Giornata dell'Europa, conosciuta anche come Festa dell'Europa. Diverse sono le iniziative che si tengono in tutto il Vecchio Continente. Una giornata importante, quest'anno ancora di più alla luce di quanto sta accadendo in Ucraina.

Festa dell'Europa, cosa si celebra

La Giornata dell'Europa si svolge ogni anno il 9 maggio. Celebra la pace e l'unità in Europa. La data segna l'anniversario della storica dichiarazione in cui l'allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose l'idea di una nuova forma di collaborazione politica in Europa, che avrebbe reso impensabile la guerra tra le nazioni europee. La proposta di Schuman è considerata l'atto di nascita di quella che oggi è l'Unione europea.


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La Dichiarazione Schuman risale al 9 maggio 1950 (data scelta poi per celebrare la Festa dell'Europa). Un piano ambizione per garantire una pace a lungo termine nell'Europa del dopoguerra. Ecco perché diventa attuale più che mai il ricordo, alla luce di quanto sta accadendo oggi in territorio ucraino. L'importanza di lavorare per la pace in Europa, infatti, è sempre più evidente, soprattutto ora che i cittadini europei stanno manifestando unità e solidarietà con l'Ucraina.

Festa dell'Europa, al centro ci sono i giovani

Una festa dell'Europa che assume ulteriore valore, non solo per la solidarietà manifestata nei confronti del popolo ucraino che ambisce a far parte della grande famiglia europea. La giornata di Festa è occasione, infatti, per ricordare che il 2022 è l'Anno europeo dei giovani. Anno in cui i riflettori sono puntati sull'importanza della gioventù europea nella costruzione di un Ue migliore: più verde, più inclusiva e più digitale.

L'Anno europeo dei giovani è il momento perfetto per avanzare con fiducia e speranza in una prospettiva post-pandemica, con - sullo sfondo - il tema della pace.

Chi era Robert Schuman "padre" dell'Europa

Padre fondatore dell'Unione europea, portato sugli altari della Chiesa, Robert Schuman è dal giugno dello scorso anno, Venerabile. Lo ha dichiarato tale papa Francesco.

Nato a Lussemburgo a pochi passi dalle sedi odierne delle istituzioni europee, nel 1912 Robert Schuman era un avvocato nella città francese di Metz, nel cuore dell’Europa vicino al confine con la Germania e con il Belgio. Su impulso del vescovo di Metz, Schuman abbracciò l’impegno politico alla fine della prima guerra mondiale, quando Lorena e Alsazia tornarono alla Francia.

Robert Schuman

La sua attività politica fu interrotta per un breve periodo di tempo dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale. In quella sosta, la sua storia si intrecciò misteriosamente con le più profonde origini culturali della storia d’Europa, che risalgono al monachesimo di San Benedetto. Infatti, arrestato dalla Gestapo nel 1942, Schuman riuscì ad evadere e trovò rifugio nel monastero benedettino di Ligugè, fondato da Martino di Tours nel 361 e poi all’abbazia cistercense di Notre Dame des Neiges.

Nuovamente eletto nel 1946 al parlamento francese, divenne prima ministro delle Finanze e poi Presidente del Consiglio. La stima di altissima personalità politica, gli venne riconosciuta in modo trasversale da tutti gli attori della politica del suo tempo per la grande forza con cui seppe affrontare la situazione catastrofica del Paese durante la guerra.


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La sua eredità è stata condensata dal Papa nel Regina Caeli recitato il 10 maggio 2020, il giorno dopo il 70esimo anniversario della Dichiarazione Schuman. Da lì, ha ricordato Francesco, viene «il lungo periodo di stabilità e di pace di cui beneficiamo oggi». Da lì l’esempio che possa ispirare «quanti hanno responsabilità nell’Unione Europea, chiamati ad affrontare in spirito di concordia e di collaborazione le conseguenze sociali ed economiche provocate dalla pandemia».

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