Avvenire di Calabria

Ennesima doccia fredda per i pazienti-cittadini di Reggio Calabria in ambito sanitario

Ospedali Riuniti, il 1 agosto sarà sospeso il servizio mensa

Redazione Web

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di Antonio Paolillo * - Le numerose problematiche dell’ASP n.5 si ripercuotono inesorabilmente su centri assistenziali e prestazionali del nostro territorio. Purtroppo da tali problematiche non è esente neanche un servizio di grande importanza quale quello della mensa ospedaliera. Sembra, infatti, che dal primo di agosto non potrà essere garantito questo indispensabile servizio ai degenti che soggiornano presso il nostro nosocomio a causa di talune problematiche amministrative e burocratiche. L’ospedale è una struttura destinata non soltanto all’assistenza sanitaria, ma anche all’erogazione di pasti igienicamente sicuri e completi sotto il profilo nutrizionale. Particolare importanza assume, dunque, il servizio di ristorazione come strumento terapeutico oltre che di educazione alimentare per lo stretto legame che intercorre tra alimentazione e salute. I pazienti, non v’è dubbio, avrebbero preferito pranzare o cenare altrove, ma per chi si trova costretto a soggiornare, anche per breve tempo in ospedale, il momento del pasto diviene un momento alquanto particolare ed importante che deve trasmettere al paziente benessere ed anche una sensazione di assistenza personalizzata. La minaccia di una, se pur momentanea, sospensione del servizio di mensa degli ospedali facenti parte dell’ASP 5 di Reggio Calabria, dunque, è al quanto preoccupante non fosse altro per l’elevato numero di utenti con esigenze molto differenziate in quanto costretti a seguire regimi dietetici con requisiti qualitativi e igienici molto vincolanti: la degenza ospedaliera, infatti, richiede diete particolari (si pensi agli immunodepressi, ai diabetici, ai cardiopatici). Una problematica da risolvere all’interno della ristorazione ospedaliera è da tempo quella legata alla scarsa appetibilità delle vivande a causa di errori nella preparazione, nella ripetitività dei menù, della somministrazione dei pasti a temperature non corrette, alla distribuzione dei pasti a orari incongruenti con la tradizione immaginiamo se ci fosse la necessità di procurarsi il cibo da fonti diverse dalla consueta somministrazione da parte dell’ospedale o dell’azienda incaricata. E’ auspicabile, dunque, che si ponga rimedio al più presto alla sospensione del servizio mensa in ospedale non fosse altro per non ledere ulteriormente il sacro santo diritto di curarsi bene anche…a tavola.

* Tecnologo Alimentare

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