Avvenire di Calabria

Il massmediologo e giornalista, Klaus Davi, dopo San Luca, nella Locride, ci prova anche a Reggio Calabria

Parola ai candidati. Davi: «Usare Ecobonus per alloggi popolari»

Federico Minniti

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L'INTERVISTA AI CANDIDATI/1 - Il massmediologo e giornalista, Klaus Davi, dopo San Luca, nella Locride, ci prova anche a Reggio Calabria.

Rifiuti, come risolvere il problema?
Da neo sindaco della città di Reggio Calabria impronterei un modello di raccolta differenziata basato sul tessuto cittadino, modulandone i criteri in merito alla componente orografica e sociale dei differenti quartieri. Punterei l’attenzione sulla creazione di un sistema di isole ecologiche presenti stabilmente in ogni quartiere della città, su una massiccia comunicazione mirata alla diffusione della “cultura” della raccolta differenziata, e su un sistema premiante e/o sanzionatore, che possa contribuire a realizzare un concreto piano dei rifiuti.

Debito comunale, come affrontarlo?
Le difficoltà economiche nelle quali riversa il Comune di Reggio Calabria condizionano enormemente l’azione della macchina amministrativa, pertanto punterei a far quadrare i bilanci, riducendo le uscite (penso alla possibilità di utilizzare il nuovissimo ecobonus per ristrutturare le abitazioni dell’edilizia comunale e abbattere, quindi, i costi di manutenzione) e promuovendo un importante approccio dei fondi europei mediante uno staff dedito alla progettazione. La città deve ripartire dalla costruzione di una identità che, attraverso la nostra memoria possa delineare un nuovo futuro. Il Comune dovrà divenire una “casa di vetro” trasparente nelle decisioni e nei confronti dei cittadini. Migliorerei i rapporti tra politica amministrativa e utenza, potenziando l’URP, implementando l’informatizzazione tramite azioni di prenotazioni e tracciamento trasparenti, e creando numeri verdi per segnalazioni di qualsiasi disfunzione evitando il ricorso al “politico” di turno.

Corruzione e ‘ndrangheta. Come arginarle?
Punto programmatico fermo, assoluto ed inequivocabile è il “no alla ‘ndrangheta”. Renderò impermeabile l’Amministrazione Comunale ai fenomeni corruttivi legati soprattutto alla masso– ndrangheta, utilizzando strumenti legali, trasparenti e partecipati quali: trasmissione audio video di bilancio sociale e riunioni consiliari, pubblicazione degli appalti, concorsi pubblici monitorabili da chiunque per quanto attiene l’assunzione di personale, una selezione meritocratica di dirigenti e funzionari comunali ed applicherò una costante vigilanza sul loro operato.

Politiche sociali, quali saranno le azioni in campo?
Reggio deve essere riconosciuta come una città moderna, interculturale e inclusiva. Una città aperta agli ultimi, in grado di accogliere e non respingere. Lo faremo anche rendendo normali tutti quei servizi alla persona che oggi sono diniego per molti. Fornendo l’accesso ai servizi a tutti e supportando un’innovazione sociale che coinvolga anche il terzo settore, promuovendo la creazione di imprese sociali a favore delle categorie fragili. Ho intenzione di promuovere un importante piano di defiscalizzazione per imprese e commercianti che investono in settori di crescita e sviluppo per la città.

È possibile non emigrare da Reggio? Come?
Creare opportunità di lavoro appetibili per nuovi investitori vuol dire puntare su “motori” quali moda e turismo, capaci di fare da spinta all’economia territoriale. Un’attenzione particolare andrebbe rivolta a mio parere, al rilancio della cultura sartoriale e gran parte del mio lavora sarà lavoro incentrata sulla promozione del turismo culturale, balneare, montano e sportivo mediante percorsi enogastronomici, artistico–culturali, sportivi invernali piuttosto che nautici.

Quali strumenti per le politiche familiari?
La famiglia è da sempre il cardine di una città sana e merita massimo sostegno da parte dell’Amministrazione Pubblica. Saranno salvaguardati tutti i diritti civili, tipici della società in evoluzione, e sarà dedicata un’attenzione prioritaria per gli spazi pubblici fruibili da bambini e anziani.

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