Migranti, perché accoglierli
I traffici di carne umana e le morti non sono più tollerabili. I governi dovrebbero impegnarsi.
Profughi Ucraini, l'Unical: «Pronti ad accoglierli con nuove borse di studio». Si moltiplicano le iniziative di soliderità per il popolo ucraino: dall'Università cosentina arriva una proposta particolare. La guerra non può interrompere i percorsi di studio e conoscenza: così Unical prova ad accogliere «per includere».
L’Università della Calabria è vicina, in questi drammatici giorni, alla comunità Ucraina e ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
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L’Unical, in pieno accordo con la posizione espressa della Conferenza dei Rettori delle Università italiane, al cui interno è attiva la Rete delle Università per la Pace, è convinta che la costruzione della pace sia urgente e indispensabile, che si debba fare ricorso a tutte le azioni diplomatiche necessarie affinché si arrivi al più presto alla sospensione del conflitto armato.
L’Unical condanna con fermezza ogni atto di violenza e di prevaricazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali e richiama ai valori della fratellanza tra i popoli, che costituiscono l’unica solida barriera contro l’odio e la violenza.
L’Università della Calabria vuole mostrare la sua solidarietà con fatti concreti, a beneficio e sostegno delle vittime della guerra, rivolgendosi in particolare al mondo della cultura e dell’accademia, anch’esso duramente colpito, come raccontano le cronache recenti, con i bombardamenti sull’università di Kharkiv.
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Pertanto, accogliendo da subito l’invito del ministro dell'Università, Maria Cristina Messa, l’Unical ha deciso di promuovere immediate azioni che possano portare all’accoglienza di studentesse e studenti ucraini, offrendo loro 15 borse di studio in vitto e alloggio per tutto l’anno accademico in corso.
I traffici di carne umana e le morti non sono più tollerabili. I governi dovrebbero impegnarsi.
Il messaggio del Santo Padre per la giornata mondiale della Pace che si celebra il primo gennaio. L’esortazione a tutte le nazioni della terra per riscoprire il valore di cooperare insieme.
L’invito del Santo Padre per un Natale all’insegna della sobrietà e della solidarietà a favore del popolo ucraino, martoriato dalla guerra, dalla fame e dal dolore.