Avvenire di Calabria

Francesca Siclari è stata tra le prime a ricevere il mRNA Non accusa sintomi: «Informarsi davvero»

Quali effetti collaterali? La dottoressa vaccinata: «La felicità»

Redazione Web

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Iniziamo il nostro viaggio per conoscere da vicino (e informare adeguatamente) il vaccino anti-Covid, la cui somministrazione sta riguardando - in questa prima fase - medici e sanitari del Grande ospedale metropolitano (Gom) che, in tempi record, ha coperto il 100% del personale. Tra loro c’è anche Francesca Siclari, anestesista, con la quale abbiamo avuto modo di confrontarci.

Cosa ha pensato appena le hanno detto che era disponibile una dose di vaccino per lei?
Già da marzo era chiaro a tutti che l’unica via per debellare il Coronavirus è una massiccia campagna di vaccinazione. Per questo motivo, durante i mesi, ho sempre auspicato che la comunità scientifica raggiungesse questo obiettivo. Una volta chiamata, devo ammettere che sono stata contenta: noi medici dobbiamo essere i primi testimoni “contagiosi” della necessità che il vaccino vada distribuito a quanta più gente possibile.

Ha percepito degli effetti collaterali?
Sì, la felicità. Non nascondo che essere precursori è una sensazione che emoziona molto, ma dal punto di vista clinico dopo oltre una settimana posso affermare di stare bene e di non aver sviluppato nessun effetto collaterale. Il 25 gennaio farò la seconda somministrazione.

Perché è importante vaccinarsi?
È corretto dare fiducia alla comunità scientifica. D’altronde dovremmo ragionare sul perché non vaccinarsi: oggi tantissime patologie sono state sconfitte da due elementi. La ricerca del mondo medico e la collaborazione della gente. Uno non può prescindere dall’altro.

Cosa risponde agli scettici?
Va fatta una premessa: il Coronavirus ha colto tutti alla sprovvista. Le reazioni sono state diverse, probabilmente ciascuno secondo la propria indole. Discorso diametralmente diverso, invece, va fatto sul vaccino: informarsi è un processo serio che va fatto per acquisire consapevolezza e fiducia. Il consiglio che mi sento di dare a chi oggi è scettico sulla vaccinazione è di rivolgersi al proprio medico di base per avere un confronto con basi scientifiche oggettive e non “per sentito dire”.

Sono stati mesi difficili in ospedale...
Molto, eppure bisogna evidenziare la capacità d’avanguardia che il Gom ha avuto nella gestione del Coronavirus. Immediatamente si sono stabiliti dei percorsi differenziati per i pazienti positivi inventandosi la “Torre-Covid” all’interno del quale operano specialisti che si sono dimostrati all’altezza degli standard nazionale. Inoltre, molto importante è stato lo screening capillare verso chiunque entrava in ospedale; a noi dipendente non sono mai mancati i dispositivi di protezione e anche la campagna vaccinale è stata svolta con una rapidità assoluta.

Possiamo dire di aver sconfitto il Coronavirus?
Nei prossimi giorni continueremo a pagare lo scotto delle riaperture natalizie, la terza ondata purtroppo sarà una realtà. Mi aspetto una marcia in più dalla Task force del Comune: oggi c’è bisogno di intensificare la medicina del territorio di concerto con l’Asp.

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