Avvenire di Calabria

Passi in avanti sul fronte della gestione sostenibile della raccolta differenziata in riva allo Stretto

Raccolta differenziata, l’Istat promuove Reggio Calabria

Luigi Iacopino

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Reggio Calabria fa passi avanti sul fronte della gestione sostenibile della raccolta differenziata, distinguendosi insieme ad altri comuni tra i quali Monza, Perugia, Trento e Forlì. A rivelarlo ancora una volta è l’Istat che non più tardi di ieri, in materia di protezione ambientale, ha messo in evidenza come la città in riva allo stretto sia “tra i comuni maggiormente colpiti del fenomeno dell'incendio boschivo ad opera di ignoti”.

Secondo quanto emerge dal Report “Raccolta differenziata dei rifiuti: comportamenti e soddisfazione dei cittadini e politiche nelle città”, che valuta l’arco temporale che comprende gli anni 2016-2017, sono complessivamente dieci “i capoluoghi più virtuosi, che raccolgono le 7 tipologie di rifiuti prese in considerazione in tutte le proprie unità locali” e , tra questi, “si distinguono in modo particolare Reggio di Calabria (54 unità locali), Monza, Perugia, e Trento, con oltre 40 unità locali, e Forlì (39 unità locali)”.

L’attenzione delle amministrazioni comunali è diretta in particolar modo alle politiche di prevenzione, riduzione e riciclo dei rifiuti urbani, quindi al fenomeno della raccolta differenziata che risulta in “rapida evoluzione”, e alle iniziative per favorirne il corretto conferimento. Se, tuttavia, le campagne di sensibilizzazione in tema di prevenzione sono diffuse quasi uniformemente in tutto il territorio, “la pratica dei mercatini dell'usato” è diffusa soprattutto nel Centro-Nord, dove i mercatini sono presenti in oltre il 50% dei comuni capoluogo, mentre “nel Mezzogiorno risultano presenti nel 24% dei comuni, tra cui Bari e Catania”.

Dall’indagine condotta dall’Istituto Nazionale di Statistica è emerso, infine, che “nel 2016 sono numerose le iniziative messe in atto dalle città per incentivare la collaborazione attiva degli utenti”, tra cui il servizio di ritiro su chiamata dei rifiuti ingombranti e di altre tipologie di rifiuto e gli interventi di raccolta dei rifiuti abbandonati, il servizio di raccolta porta a porta e la presenza di isole ecologiche. Un impegno maggiore, invece, dovrebbe essere indirizzato rispetto all’utilizzo delle “isole ecologiche mobili” e all’impiego “di modalità di raccolta volte all'applicazione della tariffa puntuale”, in modo da tenere conto delle quantità effettivamente conferite dagli utenti.

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