Avvenire di Calabria

Gli uomini di Karel Zeman chiamati a una svolta in campionato

Reggina, con la Casertana conta solo la vittoria

Enzo La Piana

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

La Reggina a Castellammare, per la prima volta è riuscita a beneficiare dell’apporto anche in termini di gol dei suoi rinforzi di gennaio. All’ esordio De Vito, ha realizzato la sua prima rete in amaranto, mentre Leonetti, che ha realizzato il 3-3, con il suo ingresso in campo ha dato una marcia in più alla squadra. Un punto preziosissimo, quello conquistato - visto le concomitanti sconfitte di Messina, Catanzaro, Akragas,Vibonese e Melfi - che fa morale, in vista delle legare - non certo facili - che il mese di marzo propone. Oltre alla gara interna con la Casertana e allo scontro diretto del derby contro la Vibonese, gli amaranto renderanno visita al Matera, che resta una delle corazzate del campionato ed alla rivelazione Siracusa. Tanti i confronti in riva allo Stretto con i campani, due in 4^ serie, le altre in serie C e C1, una sola disputata in serie B. Dodici i successi amaranto, uno solo quello dei Falchetti, era 1993, quando a nulla valse la marcatura di Bizzarri. L’ultimo hurrà della Reggina, risale al 1988, allora gli amaranto travolsero 3-1 i campani grazie ai gol di Raggi e Lunerti, oltre all'autorete di Acconcia. L'ultimo confronto invece, nel 2014, sempre in Lega Pro. Allora fu un 2-2 con la doppietta di Insigne e i gol ospiti di Cruciani e Mancino. Mentre l’inattesa scomparsa a soli 49 anni di Tarcisio Catanese, altra bandiera della Reggina e della "Banda Scala" ha scosso tutta Reggio sportiva ed il calcio amaranto, in tutte le sue componenti, incombe la gara interna del Granillo, dove la sfida contro i campani - in piena corsa playoff e tra le formazioni più in forma del momento - si ripete. Diverse sono le chiavi di lettura che possono essere date al rendimento che ha portato la Reggina al quartultimo posto dopo ventisette giornate. La squadra di Zeman, infatti, ha vinto solo quattro partite su ventisette, l’ultima risale al 21 gennaio, contro l’Akragas. Sono d’obbligo in ogni caso alcune considerazioni, riguardanti l’attuale momento di Sala e compagni. Nonostante le 43 reti subite - solo il Melfi ha fatto peggio, subendone 57 - il reparto arretrato della squadra dello Stretto, con la presenza di De Vito, ha aumentato le sue possibilità sul gioco aereo. Una prestazione all'altezza la sua ed un gol che pongono prospettive interessanti per l’ex Monopoli e che propongono De Vito, secondo nella storia della Reggina - il primo fu Domenico De Vito, indimenticata ala sinistra della squadra amaranto degli anni 50 - a candidarsi per un posto da titolare. Il 3-5-2 proposto recentemente da Zeman, ha esaltato le caratteristiche e la prestazione del difensore nativo di Soverato, che non è passata inosservata. Infatti saranno in tre a contendersi due maglie: Gianola, Kosnic e lo stesso De Vito. Un bel dilemma per il tecnico amaranto, che secondo quanto comunicato dalla società, ha proseguito gli allenamenti al S.Agata, in vista della sfida contro i falchetti di domenica pomeriggio, a << porte chiuse >> lontano da occhi indiscreti per non dare alcun vantaggio agli avversari. Tornando alle statistiche, il reparto avanzato, nelle ultime tre sfide, ha segnato ben sei reti, che però hanno reso solo due punti. Il tecnico amaranto, dovrà quindi capire come eventualmente adattare il nuovo atteggiamento tattico, come coprire gli esterni e valutare se proporre la coppia d'attacco Coralli-Bianchimano dal primo minuto o come da consuetudine, in corso d’opera. Appare comunque scontato il rientro, dopo la squalifica, di Coralli che per rendere al meglio, dovrà essere affiancato da elementi che garantiscono un preciso atteggiamento tattico. A tal proposito, è importante mettere in evidenza un altro aspetto: se la scelta di Romanò sulla corsia destra è risultata criticabile e Knudsen è oggettivamente intoccabile, degna di nota è l’inserimento di Bangu, andato ancora a segno, a ridosso della unica punta o volendo delle punte. Sorge quindi spontanea la domanda, per dirla alla Marzullo: Il tecnico italo-boemo, confermerà il modulo riveduto e corretto visto contro la Juve Stabia, o tornerà al suo preferito 4-3-3? Tralasciando in ogni caso i moduli e gli interpreti, nella prossima gara contro la Casertana gli amaranto dovranno assolutamente conquistare tre punti vitali , anche con l’aiuto imprescindibile e fondamentale del dodicesimo uomo in campo  quel pubblico che si è sempre dichiarato tifoso ed appassionato sostenitore dei colori amaranto e che dovrà dimostrare veramente di esserlo affollando alla grande gli spalti di un nostalgico Granillo. Classifica alla mano, domenica prossima, bisognerà dare tutti il massimo, in termini di sostegno, di prestazione sul campo e di risultato, per iniziare a conquistare una salvezza al momento non impossibile, magari evitando i playout.

Articoli Correlati

Nuova Reggina, si entra al Sant’Agata

La Città Metropolitana ha aperto le porte del centro sportivo della periferia Sud alla nuova società. Staff al lavoro per riempire i campi di calciatori e completare la rosa.