Reggio Calabria, pomeriggi di Natale al Centro di Solidarietà “Alberto Marvelli”
La piccola sede del Centro di Solidarietà “Alberto Marvelli” di via Reggio Campi 107 si
Un Natale insolito, quello appena trascorso. Per molti, la pandemia ha rappresentato un’occasione di riflessione e di introspezione anche per quanto riguarda la fede. Dalla prima domenica di Avvento, infatti, le Comunità parrocchiali di Reggio Calabria hanno voluto portare avanti iniziative che andassero a rafforzare quelle già avanzate negli scorsi anni, e che potessero offrire luce e speranza nel buio di questo tempo. La comunità di Sant’Antonio, ad esempio, ha lanciato diverse iniziative di solidarietà che se da un lato vogliono aiutare e dare un supporto anche morale ai più bisognosi, dall’altro riuniscono sotto un unico “abbraccio” parrocchiani, volontari ed associazioni che fanno capo alla parrocchia stessa, e non solo. La “cucina solidale” è stata dedicata a papa Francesco e “sforna” circa 110 pasti d’asporto che vanno a rifocillare una trentina di famiglie della zona il 13 di ogni mese (in onore a sant’Antonio che si commemora il 13 giugno); lo si è fatto anche per Natale. Il 24 dicembre, infatti, la parrocchia ha lanciato una proposta “solidale” a tutta la comunità: preparare un cesto con l’occorrente utile per un pranzo di Natale degno di questo nome, dall’antipasto al dolce. Non è mancata l’attenzione verso i più piccoli. Insieme ad alcuni giocatori della Reggina, è stato organizzato un momento intimo e in totale sicurezza a favore dei bambini, a cui sono stati donati viveri e un po’ di sano entusiasmo sportivo e natalizio. E dai bambini parte una delle ultime iniziative voluta dalla comunità di Sant’Antonio: a loro è stato chiesto di preparare una scatola contenente un pasto caldo, alcuni prodotti detergenti o di bellezza, un accessorio per passare il tempo, come ad esempio un mazzo di carte. Il tutto accompagnato da un biglietto di auguri. Le scatole così confezionate sono state consegnate il giorno di Capodanno alle persone che vivono per strada. A Sant’Antonio, inoltre, si è voluto vivere il periodo dell’Avvento a contatto, per quanto possibile, con i famiglie e ragazzi. La catechesi si è ridotta ad un unico incontro e alla messa del sabato pomeriggio con pochi presenti. «Un Natale essenziale», come lo definisce il parroco di Sant’Antonio, don Graziano Bonfitto, in cui siamo stati costretti a «levare tutti i fronzoli». Molte famiglie hanno sofferto, ma si spera che questi sacrifici possano contribuire alla causa: la fine del Coronavirus.
La piccola sede del Centro di Solidarietà “Alberto Marvelli” di via Reggio Campi 107 si
Il 15 dicembre presso i locali del Consultorio diocesano di Reggio Calabria, l’Alzheimer Cafè Allegramente
Te Deum: mons. Maffeis (Perugia), “ciascuno faccia la propria parte perché nessuno si senta dimenticato o escluso dalla tavola della vita”