Record di visite al Museo di Reggio Calabria per le Giornate del Patrimonio: domenica ingresso gratuito
Il 6 ottobre un’altra occasione per conoscere da vicino gli altri “bronzi” ospiti attualmente nella casa dei Guerrieri di Riace
La Notte dei ricercatori è un evento di rilevanza europea che si svolge ogni anno con l’obiettivo di promuovere la ricerca scientifica e le sue applicazioni pratiche per migliorare la qualità della vita dei cittadini, in un’ottica di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
Quest’anno, i due dipartimenti di Ingegneria dell'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria (DIIES e DICEAM) hanno organizzato un’importante iniziativa per evidenziare il ruolo fondamentale della ricerca nel campo dell’ingegneria. Al centro dell'evento, un focus sulla figura dell’ingegnere Rodolfo Zehender, pioniere della modernizzazione della città di Reggio Calabria, cui è stata recentemente intitolata la via d’accesso alla facoltà di Ingegneria.
L’evento, svoltosi presso il plesso di Ingegneria dell'Università Mediterranea, ha avuto come scopo principale quello di far conoscere la storia e l’eredità professionale dell’ingegnere Zehender, che, all’indomani del devastante terremoto del 1908, fu uno dei principali protagonisti della ricostruzione di Reggio Calabria.
PER APPROFONDIRE: Barbaro è il nuovo direttore del Diceam della Mediterranea
La sua opera si concentrò su due settori chiave per lo sviluppo urbano: l’energia e i trasporti. L’ingegnere Zehender contribuì alla realizzazione degli impianti idroelettrici per la produzione e distribuzione dell’energia elettrica e progettò il sistema di trasporto pubblico su tram, consentendo alla città di riprendersi e avviare un processo di modernizzazione senza precedenti.
Durante la Notte dei ricercatori, sono state presentate anche le attuali sfide della ricerca scientifica nel campo dell'ingegneria, sottolineando come le innovazioni introdotte da Zehender continuino a essere di grande ispirazione per affrontare questioni contemporanee legate alla sostenibilità. Le tecnologie dell’informazione, l’energia rinnovabile e i trasporti intelligenti sono stati alcuni dei temi discussi, con l’obiettivo di tracciare una linea di continuità tra passato e futuro, dimostrando come la ricerca possa offrire soluzioni per le città del domani.
Subito dopo il terremoto del 1908 che ha distrutto le città di Reggio Calabria e Messina, l’ingegnere si adopera per la ricostruzione della città lavorando in due ambiti rilevanti dell’ingegneria: l’energia ed i trasporti. Si occupa infatti degli impianti idroelettrici per la produzione e la distribuzione dell’energia elettrica e della progettazione e realizzazione del tram per garantire gli spostamenti in ambito urbano e suburbano.
L’ingegnere Zehender è un precursore dell’ingegneria moderna e rappresenta un riferimento per affrontare le più recenti sfide della ricerca verso lo sviluppo sostenibile delle città e delle sue componenti principali: le tecnologie dell’informazione e telecomunicazioni, l’energia ed i trasporti. Pertanto, l’evento è finalizzato a riscoprire il passato per presentare prospettive per la ricerca a supporto dello sviluppo sostenibile.
La giornata è iniziata con i saluti istituzionali del professor Giuseppe Zimbalatti, Rettore dell'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, seguiti dagli interventi del sindaco Giuseppe Falcomatà, che ha ricordato la figura di Zehender e il suo contributo fondamentale allo sviluppo della città. Tra gli altri relatori presenti, l’assessore allo sviluppo economico della Regione Calabria, Rosario Varì, e i direttori dei dipartimenti di ingegneria DICEAM e DIIES, Giovanni Leonardi e Claudio De Capua.
Nel corso dell’evento, il professor Francesco Russo, esperto di trasporti, e il professor Antonino Vitetta, prorettore delegato per la didattica, hanno delineato l’importanza della figura di Zehender come precursore dell’ingegneria moderna. È stato poi lasciato spazio alla testimonianza di un rappresentante della famiglia Zehender, che ha espresso gratitudine per l’omaggio reso all’illustre antenato.
A seguire, alle 11, si è svolta la cerimonia ufficiale di intitolazione della via d’accesso alla facoltà di Ingegneria, alla presenza delle istituzioni, dei rappresentanti della Commissione Toponomastica e della famiglia Zehender.
Il Rettore, professor Giuseppe Zimbalatti, ha sottolineato il valore simbolico dell’intitolazione: «l'Università Mediterranea di Reggio Calabria è impegnata per incrementare conoscenze e competenze a servizio del territorio locale, regionale ed europeo. Le attività didattiche, di ricerca e di terza missione sono finalizzate ad offrire un contributo scientifico e culturale all’intera comunità».
Il sindaco Falcomatà, nel suo discorso, ha sottolineato come l’intitolazione della via rappresenti la conclusione di un percorso avviato anni fa dall’amministrazione comunale, in collaborazione con l'Università degli Studi Mediterranea. Ha inoltre aggiunto: «Siamo orgogliosi che la via d’accesso alla facoltà di Ingegneria porti il nome di Rodolfo Zehender, un simbolo di modernità e innovazione. Il suo esempio sarà un’ispirazione per i giovani che si formano in questa università».
Rosario Varì, Assessore allo Sviluppo economico, Sistema universitario e Ricerca scientifica della Regione Calabria, ha espresso soddisfazione a seguito della partecipazione all’evento tenutosi questa mattina all’Università Mediterranea di Reggio Calabria: «la notte dei ricercatori e l’evento odierno costituiscono occasioni importanti per promuovere la ricerca e l’innovazione tecnologica, essenziali sia per migliorare la qualità della vita dei cittadini che per garantire sviluppo e crescita imprenditoriale sul territorio. Molteplici sono le azioni messe in campo dal Governo regionale a sostegno dell'Università e della Ricerca, tra le quali ricordo le borse di studio universitarie per garantire il diritto allo studio; i voucher per la frequenza di master e dottorati di ricerca; i finanziamenti per progetti collaborativi di Ricerca e Sviluppo tra università e imprese; il sostegno alle infrastrutture di Ricerca per potenziare le nostre capacità scientifiche; il sostegno a start up e spin off».
«Di recente, peraltro - ha concluso Varì - abbiamo rimodulato le risorse del PR 21/27 per sostenere Step, la nuova piattaforma europea per le tecnologie strategiche, misura volta a sostenere ricerca, innovazione, produzione e formazione nei settori delle tecnologie digitali, delle tecnologie verdi e nelle biotecnologie, per ridurre i divari dell’Europa da paesi terzi condizionato dal gap tecnologico e in ambito di materie prime critiche. A breve metteremo queste risorse, per un ammontare di circa 250 mln di euro, a disposizione delle imprese che vorranno investire in ricerca e innovazione».
Il professor Fabio Cuzzola del Liceo Scientifico “L. Da Vinci” ha descritto il contesto storico in cui ha operato Zehender. Il prof. Francesco Russo, ordinario di trasporti della Mediterranea, ha presentato la figura dell’ingegnere come precursore dell’ingegneria moderna. L’operato dell’ingegnere Zehender è stato, ad un tempo emblematico delle migliori capacità della città di rinascere con le proprie migliori forze dal disastro immane e, paradigmatico nell’affrontare le più innovative sfide della ricerca verso lo sviluppo sostenibile delle città e delle sue componenti principali: le tecnologie delle telecomunicazioni, l’energia ed i trasporti.
Il professor Antonino Vitetta, prorettore delegato alla ricerca dell’università di Reggio Calabria ha illustrato l’offerta formativa dell’area ingegneria, connessa ai temi sviluppati dall’ing. Zehender; in particolare, si è soffermato sugli obiettivi formativi dei corsi di laurea di durata triennale in ingegneria meccanica e in ingegneria gestionale recentemente istituiti ed attivati. Ha infine presentato l’offerta di altri percorsi di studio con approfondimenti nelle aree della mobilità, dei trasporti e dell’energia. Ha concluso la giornata Roberta Zehender, nipote dell’Ingegnere Rodolfo, che ha testimoniato in rappresentanza della famiglia.
Hanno partecipato, tra gli altri, le rappresentanze degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “A. Righi”, dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Panella Vallauri” e del Liceo Classico “T. Campanella” e del Liceo Scientifico “L. Da Vinci”.
Il 6 ottobre un’altra occasione per conoscere da vicino gli altri “bronzi” ospiti attualmente nella casa dei Guerrieri di Riace
La vertenza delle cooperative reggine è finita al centro dei lavori della Commissione sanità di Palazzo San Giorgio.
Domani la celebrazione a Ravagnese. Per il seminarista reggino è una tappa importante del cammino verso il sacerdozio ministeriale.