Avvenire di Calabria

L'appuntamento oggi (22 giugno) alle 16.30 presso il Piccolo Teatro della Fondazione Provvidenza

Reggio Calabria, la lezione di don Milani alla Fondazione “La Provvidenza”

Sulla figura e la pedagogia del priore di Barbiana converseranno i professori Antonino Romeo e Valentino Scordino

di Redazione Web

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L'attualità della pedagogia di don Milani, il suo "modello" di scuola aperto all'inclusività. Ma anche l'amorevolezza e l'attenzione verso chi, tra i ragazzi, richiede maggiore attenzione.

La lezione del priore di Barbiana, nato cento anni fa (27 maggio 2023) e scomparso a soli 44 anni il 26 giugno del 1967 è ancora attuale. Sarà riproposta a Reggio Calabria, questo pomeriggio alle 16.30, durante l'incontro che sarà ospitato presso il Piccolo teatro della Fondazione "La Provvidenza" di via Trabocchetto III.


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L'appuntamento, promosso dalla Fondazione presieduta da Sara Bottari, vedrà conversare il professor Antonino Romeo, docente di italiano e storia, nonché storico e il professor Valentino Scordino, docente di Storia e filosofia al Liceo Scientifico Alessandro Volta di Reggio Calabria e docente di Filosofia dell'educazione.

L'evento è promosso proprio in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di don Milani. Sia Romeo che Scordino si soffermeranno sulla figura del sacerdote ed educatore, sicuramente "atipico" per i suoi tempi, ma la cui pedagogia - oggi ritenuta innovativa - si propone ancora oggi come modello di una scuola aperta e veramente al servizio degli studenti, soprattutto di quelli che per caratteristiche particolari richiedono maggiore attenzione e strategie didattiche alternative che facciano leva sulla creatività di docenti e allievi.

La scuola secondo don Milani

Don Milani applicava alla lettera i principi che animarono i padri costituenti: «La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso» (art. 34 Cost.) e «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali» (art. 3 Cost.).


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Don Milani cercava di incidere su tutti quegli aspetti che rendevano, all'epoca, anni luce lontani nella possibilità di apprendere il figlio del medico e quello del proletario, lavorando sulle inclinazioni naturali e sulla curiosità dei giovani. Ancora oggi non si può prescindere da un simile esempio.

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