Avvenire di Calabria

Per tutto il mese di giugno messe all'aperto nei rioni e tra le abitazioni dei rioni Pescatori e Ferrovieri di Reggio Calabria

La Parola visita la parrocchia con una scelta in “uscita”

L'iniziativa della parrocchia del Sacro Cuore guidata da monsignor Salvatore Santoro

di Francesco Groe

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Esempio di Chiesa in uscita, nella parrocchia del Sacro Cuore di Reggio Calabria, in occasione del mese di giugno tradizionalmente dedicato al Cuore Sacratissimo di Gesù, le messe sono state celebrate tra le vie e le case dei rioni Ferrovieri e Pescatori.

Il mese di giugno è tradizionalmente dedicato al Cuore Sacratissimo di Gesù. Sebbene la Chiesa celebri questa Solennità il primo venerdì dopo il Corpus Domini, è antichissima la tradizione del popolo di Dio che abita il rione Ferrovieri-Pescatori di fare festa per più giorni, ovvero fino alla prima domenica del mese di luglio.


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È, infatti, in questa occasione che la chiesa del Sacro Cuore di Gesù celebra la sua festa parrocchiale, durante la quale la fede celebrata nella liturgia eucaristica trova espressione plastica nei molteplici momenti di ascolto e accoglienza proposti.

Anche quest’anno, e ancor di più in questo primo anno del cammino sinodale voluto dal Santo Padre Francesco, la parrocchia del Sacro Cuore, su iniziativa del parroco, monsignor Salvatore Santoro, si è voluta fare Chiesa in uscita perché «la gloria di Dio prendesse vita nella storia degli uomini», spiega don Sasà.

L’attenzione è stata posta specialmente sui tanti anziani e ammalati che, a causa delle loro condizioni di salute, sono impossibilitati a recarsi con assiduità in parrocchia, nonché ai tanti giovani che sono alla ricerca di Dio, ma lontani dalla chiesa. L’invito del parroco e del viceparroco, don Davide Amadeo, è stato accolto con favore dalle tante famiglie del territorio parrocchiale, un’area vastissima che si estende dall’argine sinistro del torrente Calopinace allo Stadio Granillo e protende verso il viale Calabria da un lato e Calamizzi dall’altro.

Nonostante il grande numero di fedeli raggiunto, si è lavorato perché l’abbraccio del Signore raggiungesse ciascuno: «solo abbracciati – ricorda monsignor Santoro citando don Tonino Bello – gli esseri umani possono prendere il volo». L’obiettivo è che, insieme, tutti gli abitanti del quartiere a sud del centro di Reggio Calabria si sentano, in chiesa e nel mondo, una sola famiglia; e che la fede, che spesso professiamo, diventi vita buona, servizio, ascolto «delle solitudini dei fratelli che ci passano accanto».

È in questo spirito che le riflessioni omiletiche sono state un incoraggiamento a costituirci parte attiva della società, a mettere a servizio i nostri carismi anche nelle sedi amministrative, per testimoniare che avere fede non è un limite, bensì una ricchezza. Al termine delle liturgie celebrate, il parroco ha benedetto ogni area visitata con l’effigie del Sacro Cuore, ma «la vera benedizione – commenta monsignor Santoro – siamo noi, gli uni per gli altri».


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L’auspicio, pertanto, è quello di rivedere i tanti volti incrociati in queste quattro assemblee di quartiere anche in parrocchia dove, uniti dalla devozione al Sacro Cuore, diventiamo una sola famiglia.

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