Avvenire di Calabria

Dal garante comunale delle persone private della libertà personale e da Palazzo San Giorgio giungono parole di stima e rispetto per lo storico funzionario delle carceri cittadine

Reggio, il cordoglio per la scomparsa di Enrico Campolo

Redazione Web

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La notizia della prematura scomparsa del funzionario dello storico carcere San Pietro di Reggio Calabria, Enrico Campolo, ha scosso una città intera. Improvvisamente deceduto a causa di complicazioni legate al Covid, Campolo era appena andato in pensione, dopo 42 anni e un mese di servizio al penitenziario reggino. Di seguito il cordoglio del garante comunale delle persone private della libertà personale e una nota giunta da Palazzo San Giorgio. 

«La scomparsa del dottore Emilio Campolo, funzionario ed educatore presso la Casa circondariale “Panzera” di Reggio Calabria, provoca sincera emozione in quanti abbiamo avuto la fortuna di conoscerne l’umanità», così Giovanna Russo, Garante comunale delle persone private della libertà personale, che aggiunge: «Ho apprezzato il valore del dottore Emilio Campolo nel corso della mia esperienza istituzionale ed avverto sincero turbamento per la sua scomparsa dal profondo dell’animo. Nei lunghi anni della sua preziosa e delicata opera - sottolinea Giovanna Russo – Emilio Campolo ha lasciato grande impronta di sé, dedicandosi con grande sensibilità e onorabilità agli ultimi. “Avvocato Russo le faccio i migliori auguri per questo incarico" – così mi salutò al nostro primo incontro - l’ha preceduta una grande persona e mio amico, l’avv. Agostino Siviglia, e sono certo che lei saprà fare bene, e noi saremo qui a suo supporto. Ascolto e senso di equilibrio – prosegue la Garante Russo – trasparivano sempre dalle sue parole, convinto com’era della necessità della funzione risocializzante del reo, che aveva inverato nonostante il pericolo del Covid, continuando insieme ad un altro collega a garantire la possibilità ai detenuti di proseguire i programmi di studio. Era fatto così Emilio Campolo, uomo di Fede, che viveva il suo lavoro come un grande dono di Dio al servizio del prossimo. Ecco perché sbigottisce la sua perdita e siamo certi che anche da lassù continuerà ad ispirare le nostre azioni umanitarie rendendo più ricche le nostre esperienze al servizio delle funzioni istituzionali affidateci».

Anche il sindaco Giuseppe Falcomatà e la Città Metropolitana di Reggio Calabria esprimono sentimenti di profondo cordoglio per la scomparsa di Emilio Campolo, storico funzionario responsabile dell'area educativa della casa circondariale Giuseppe Panzera di Reggio Calabria, prematuramente scomparso a causa di un'infezione da Covid 19. «Emilio Campolo era una persona appassionata - si legge in una nota di Palazzo Alvaro - uno straordinario professionista che amava il suo lavoro interpretandolo con dinamismo ed un profondo spirito di servizio nei confronti della comunità carceraria. Alla sua famiglia le condoglianze ed il cordoglio da parte dell'intera comunità della Città Metropolitana».


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