
Caso Miramare, pubblicate le motivazioni della sentenza
Per i giudici di secondo grado, gravi responsabilità da parte del sindaco sospeso di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, definito «vero regista della vicenda».
Nella mattina di ieri «sono state scaricate le "gabbie" per le palificate del nuovo ponte sul Calopinace». A darne l’annuncio sui social è stato il sindaco Giuseppe Falcomatà.
«I lavori sono ripresi da qualche giorno ma non è stato facile sbloccare un cantiere che in questi anni ha avuto tanti intoppi. Pensate che il progetto era talmente vecchio che le travi inizialmente previste, oggi non sono nemmeno più in produzione. L'anno scorso avevamo affidato i lavori ma la ditta aveva poi rinunciato all'appalto. Dopo varie peripezie nel mese di luglio il cantiere era stato riaffidato, ma subito sospeso a causa di una modifica alla progettazione che ha poi richiesto una nuova autorizzazione al Genio civile. Dopo una lunga attesa adesso finalmente ci siamo».
E aggiunge: «Giorno dopo giorno l'opera comincerà a prendere forma e contiamo nei prossimi mesi di completare non solo il ponte, ma tutte le opere del nuovo fronte mare. Non è stato facile, per niente. Ma in queste cose, anche in queste cose, è fondamentale avere pazienza e determinazione.
Fortunatamente abbiamo la testa dura e quando ci "fissiamo" su una cosa prima o poi la portiamo a termine. E sono sicuro che quando tutto sarà ultimato, capiremo meglio il valore di queste opere e di come stanno cambiando l'assetto della città.
Questo ponte ci ha fatto sospirare, ma oggi sono sospiri di sollievo».
Per i giudici di secondo grado, gravi responsabilità da parte del sindaco sospeso di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, definito «vero regista della vicenda».
La corte d’appello di Reggio Calabria ha ribaltato la sentenza di primo grado emessa nel 2019 dai giudici del tribunale reggino. L’attuale consigliera comunale era stata giudicata con rito abbreviato.
Botta e risposta tra Occhiuto e Falcomatà. Il governatore: «Sistema da riformare, così non funzionava». II sindaco sospeso: «Nuovo carrozzone, Gioia Tauro diverrà l’immondezzaio della Calabria».