Avvenire di Calabria

Riscoprire Reggio con il trekking urbano sui passi di San Paolo

Scout, scolaresche e pellegrini alla riscoperta della città, della sua bellezza e delle sue radici ecclesiali

di Mariagrazia Buffon

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La “Via della Fede di San Paolo” è nata nel 2017 e oggi coinvolge sempre più associazioni, realtà ecclesiastiche e non solo

Quando vi è occasione di “accompagnare” persone a vivere l’esperienza del “trekking urbano a Reggio Calabria alla scoperta di San Paolo” scatta un fermento ed una emozione nuova. L’organizzazione dipende, innanzitutto, dalle caratteristiche dei partecipanti; scout o scolaresche, giovani o adulti, reggini o turisti.



Il trekking urbano alla scoperta di San Paolo si può articolare fino a 20 tappe, da 1 a 3 giornate; non c’è un percorso obbligato, e l’itinerario può essere organizzato in base alle esigenze e al tempo che ciascun gruppo intende dedicare. Indipendentemente dal tempo disponibile si propone comunque una esperienza di cammino che, sulla base della matrice scout da cui ha avuto origine l’idea progettuale, vuole essere un percorso concreto di educazione con meta luoghi sacri e metodo scout che insegna a camminare all’aria aperta, in un evento che favorisce la relazione con sé stessi, gli altri, il creato, la bellezza e Dio.

San Paolo e la Chiesa reggina

Nelle diverse esperienze, comunque, il cammino che si propone mira a fare ri-conoscere e ri-scoprire la figura di San Paolo e il forte legame tra l’Apostolo delle Genti e la Chiesa reggina, attraverso l’ammirazione e l’esplorazione delle numerose risorse artistico-culturali che richiamano la venuta di San Paolo a Reggio. Un patrimonio e una bellezza, artistica e spirituale, che, nelle attività svolte, ha lasciato traccia nei pellegrini, anche reggini, che hanno avuto l’opportunità di apprezzare, magari per la prima volta, luoghi ricchi di spiritualità e bellezza.

Sono tanti i valori che genera l’esperienza che si propone. Si rafforzano i rapporti interni tra chi è coinvolto nella promozione e attuazione di questa innovativa offerta; si creano nuove relazioni con persone provenienti anche da altre realtà e altri territori; si generano nuove collaborazioni, si creano reti e si stimola, tra i residenti, la cittadinanza attiva. Si impara a conoscere meglio la città, la nostra storia e le nostre radici ecclesiali paoline, con l’idea e la speranza che, con maggiore consapevolezza cristiana, ciascuno diventi parte attiva per renderla più accogliente, più bella, più prossima e più attrattiva.

Un'idea che diventa progetto

L’esperienza della Via della Fede di San Paolo a Reggio Calabria nasce nel 2017 con l’attività “sperimentale” promossa dalla costituita Pattuglia San Paolo che ha accolto e accompagnato, con un po’ di ansia e molto entusiasmo, un gruppo di adulti scout del Masci Lombardia che contenti ed entusiasti dell’esperienza hanno incoraggiato a proseguire l’attività intrapresa.

Quest’anno, in occasione della ricorrenza della conversione/vocazione di San Paolo (25 gennaio), siamo stati contattati da due gruppi scout, i clan dell’FSE Reggio C. e il Masci Villa SG1 che hanno chiesto supporto alle proprie attività educative e formative attraverso il trekking urbano, per prepararsi al Giubileo. Occasione di gioia e orgoglio per la Pattuglia San Paolo poiché, dopo tanti anni di impegno e perseveranza, è arrivata la domanda, abbiamo stimolato curiosità e interesse, grazie soprattutto alla Diocesi di Reggio-Bova che ha creduto in questa innovativa proposta, diventando protagonista dell’offerta.


PER APPROFONDIRE: Reggio Calabria, al via il progetto di riqualificazione dei viali alberati nella zona nord


Organizzare il trekking e accompagnare i clan dei gruppi FSE della città di Reggio (Rover e Scolte tra i 16 e i 21 anni) è stato particolarmente bello e stimolante. Avevano l’obiettivo di svolgere la propria “impresa” scout nelle diverse tappe del trekking a supporto del Progetto. Con molto interesse i ragazzi hanno scoperto una Reggio che non conoscevano, approfondendo ulteriormente la figura di Paolo di Tarso (patrono della branca Rover), individuando i simboli di San Paolo e riscoprendo l’attualità delle sue lettere, grazie anche alla disponibilità della Diocesi che, attraverso i parroci/padri e gli esperti biblici, li hanno accolti nei diversi posti tappa, parlando loro in maniera semplice e coinvolgente, utilizzando l’arte come strumento di divulgazione della fede.

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