Avvenire di Calabria

Compagni di strada anche i tanti volontari di ''Costruire Speranza'', l’azione delle Caritas calabresi

Saline Joniche, una rigenerazione urbana partita dal basso

Redazione Web

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Si è concluso il progetto “ParCommunity” nel Comune di Montebello Jonico; cofinanziato nell’ambito del programma dell’Unione europea “Dear” con l’obiettivo l’individuazione di strategie vantaggiose e la realizzazione di piccole azioni ed attività innovative che si ispirano agli obiettivi generali di NoPlanetB per la promozione dello sviluppo sostenibile delle città, con un focus sulla cura del verde urbano nelle città metropolitane.

L’avventura intrapresa dall’associazione culturale “Demetra”, era iniziata nel Luglio 2018 e, dopo la dura selezione che ha visto la proposta presentata dal sodalizio per il territorio di Montebello Ionico, emergere tra molte altre ed ottenere il cofinanziamento da parte di Punto. sud, è divenuta oggi progetto di Comunità. Infatti, dopo che il primo febbraio si è tenuta, presso la sede dell’organizzazione, una riunione aperta a tutti gli stakehoders del territorio per descrivere quanto si potrà realizzare con il finanziamento si è deciso di aprire ancora di più il progetto al territorio attivando collaborazioni con altri progetti attivi sull’area, con cui oggi si lavora per ampliare l’azione ed i risultati ottenibili anche attraverso una calendarizzazione condivisa degli interventi e una programmazione delle attività.

Significativa a questo proposito risulta essere la collaborazione attivata con il progetto “Costruire Speranza”, promosso da Caritas Italiana e Conferenza Episcopale Calabra e finalizzato alla sensibilizzazione sulle tematiche della giustizia ed alla legalità. Sono a pieno titolo coinvolte nel progetto altre organizzazioni locali del Terzo Settore, l’Istituto comprensivo e l’Amministrazione Comunale di Montebello Ionico, la Parrocchia del Santissimo Salvatore e altri gruppi di cittadini organizzati e non. Grande è stata la disponibilità di tutti nell’offrire lavoro volontario, mezzi per le attività e beni materiali di varia natura che hanno portato anche ad alcune attività di pulizia e ripristino dell’area e che hanno visto impegnati i volontari ogni sabato mattina fino al mese di marzo. La sfida più grande che si pone una piccola organizzazione di sviluppo locale come l’associazione “Demetra” è quella di aprire le porte del proprio pensatoio alla collettività, cosìcche un’idea di pochi, possa trasformarsi in progetto condiviso dall’intera comunità. «Il processo di sensibilizzazione, verso le tematiche di innovazione sostenibilità e coesione, che impegna ormai da oltre quattro anni i soci – dice il presidente, Giuseppina Tripodi – e che ha come obiettivo la promozione di azioni partecipate dal basso e di advocacy istituzionale, nonché di attrazione di risorse esterne da impiegare sul territorio, ha alla base una forte matrice identitaria rispetto alla propria terra e la volontà incommensurabile di guardare alla luna, ignorando il dito che la punta, come spesso capita di fare».

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