Avvenire di Calabria

San Luca, l’emozione di scoprire la tradizione ebraica

Protagonista del dibattito è stata Miriam Arman, pedagoga vocale

Redazione Web

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Domenica scorsa alle 19.30, nella parrocchia di San Luca in Reggio Calabria, si è tenuto un incontro con la 'vocal coach' e pedagoga della voce, Miriam Jaskierowicz Arman, donna che ha ricevuto il premio internazionale 'Virdimura 2016', contro razzismoe nazismo.

Invitata dal Parroco, in sinergia con il Gris (Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa) diocesano, la relatrice ha introdotto il tema: 'La Voce della Torah ai mille cuori. Ascoltare e Connettersi alla Voce Interiore'. Durante l’evento la professoressa Arman ha parlato di antisemitismo, tema purtroppo ancora attuale.

La Calabria ha un legame secolare con il popolo ebraico, non poteva perdere l’occasione d’incontrare una “sorella maggiore” come Miriam, che in un certo senso rappresenta la “voce” degli ebrei della Shoah ai quali è stato impedito loro di parlare, cantare, pregare, nelle loro case e nelle loro sinagoghe. Miriam porta sempre con sé una copia della “Legge”, comprendente il Pentateuco, ovvero i primi cinque libri: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio. Scritta rigorosamente a mano con inchiostro naturale, nel momento in cui viene aperto il rotolo in ogni suo incontro, i presenti trattengono quasi il respiro per la grande emozione, la custodia realizzata appositamente in tessuto color blu con decorazioni dorate. «Questo testo sacro è qui in memoria del mio popolo e della mia famiglia sterminata nei campi di concentramento perché dentro di me porto cinquemila anni di storia del mio popolo». Con il permesso ufficiale del Rav Smuel Eliahu, Miriam inizia il suo viaggio con lo scopo di trasmettere l’amore, si fa portatrice di valori come la fratellanza e la pace tra i popoli. Uno dei suoi capolavori è il best seller «La voce: un approccio spirituale per cantare, parlare e comunicare: la Kabalah della voce». Un curriculum notevole quello della professoressa israeliana che ha insegnato in vari continenti per cui ha avuto modo di conoscere tante culture. Numerose le amicizie che nascono nelle sue Master Class, poiché Miriam oltre a essere talentuosa, instaura un dialogo fraterno appena la si conosce. Miriam vive in Israele, dove ha fondato l’International Institute of Voice Developmentpresso la tomba del Re Davide a Gerusalemme.

Nel 2013 ha svolto una lezione sulla sua tecnica di sviluppo e ricostruzione della voce. Miriam fa della voce lo strumento che loda Dio, come il salmista che eleva l’anima e il cuore al suo creatore, ha una grande spiritualità, la sua profonda fede di donna ebrea è travolgente. Chiunque abbia avuto modo di conoscerla e di partecipare ai suoi eventi ne rimane affascinato. È vero che quando si unisce il cuore alla voce, il canto diventa qualcosa di sublime, trasmette emozioni. Ogni nota sposa una parola che a sua volta nasce dal cuore, ma ancor prima la parola è un pensiero per poi diventare melodia. Miriam Arman, è un’esperta di canto virtuosistico, quello che il gergo musicale definisce “bel canto”. Lunedì 30 Ottobre ore 17, presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Vincenzo Zoccali” si è svolta, poi, un’altra conferenza della cantante israeliana alla presenza del direttore padre Pasquale Triulcio, dei docenti e degli studenti. In occasione delle visite in Calabria, Miriam Arman ha dato il suo contributo come voce della pace, dell’amicizia, della speranza, del coraggio, la voce della preghiera. Gli incontri interculturali sono importanti per far conoscere ai giovani che il mondo può cambiare se le relazioni si fondano sul rispetto tra i popoli e sull’affidamento a Dio. Quando l’uomo riconosce di essere semplice creatura, bisognosa del Creatore che lo ama e vuole che la vita di ciascuno sia un capolavoro, allora collabora con il progetto divino un disegno di felicità.

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