Avvenire di Calabria

L’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) di Reggio Calabria è radicata sul territorio. Tre le sedi: quella provinciale, nel capoluogo, è guidata da Maria Teresa Facciolà

Sclerosi multipla, i volontari dell’Aism Reggio Calabria impegnati in prima linea

Le parole della volontaria: «Nel nostro piccolo proviamo a rendere “facile” una vita che improvvisamente diventa “difficilissima”». Grande supporto alla ricerca scientifica

di Federico Minniti

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L’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) di Reggio Calabria è radicata sul territorio. Tre le sedi: quella provinciale, nel capoluogo, guidata da Maria Teresa Facciolà. E poi due sulla Piana di Gioia Tauro: a Polistena, coordinata da Marina Albanese, e a Palmi, i cui volontari sono supportati da Tea Fiorenza.

L'impegno dell'Aism a Reggio Calabria per le persone con la sclerosi multipla

Facciolà è la presidente della sezione reggina. Le iniziative sono diverse Dai trasporti per le visite, alle attività del tempo libero.

Un’associazione al femminile.

Non è un fatto casuale: la sclerosi multipla colpisce il doppio delle donne rispetto agli uomini. Probabilmente è un fatto di sensibilità, ma la nostra associazione è multiforme: ci sono tantissimi volontari, tra cui anche medici eccezionali, e ragazzi.


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Come fate ad accostare i ragazzi ad una tematica così ostica?

C’è una radice con la patologia anche su questo aspetto. La sclerosi multipla colpisce tantissimi giovani, ben al di sotto dei venti anni. Così abbiamo deciso di spingerci in una campagna di informazione e formazione nelle scuole. Da questi percorsi, spesso, vengono fuori i ragazzi che scelgono di spendere il proprio Servizio civile in Aism.

In concreto quali sono le vostre attività?

Ci muoviamo in una doppia direzione: il sostegno alla ricerca e il supporto alle persone con sclerosi multipla sul territorio. La ricerca è la bandiera dell’Aism che è la terza organizzazione al mondo per raccolta fondi. Grazie al grande lavoro svolto negli ultimi 25 anni sono state elaborate 16 terapie personalizzabili.

https://www.youtube.com/watch?v=yeD6g9rzxsA

E sul territorio?

Agiamo sempre secondo una logica personalizzata. Proviamo a rispondere alle esigenze delle persone con sclerosi multipla. Oltre all’assistenza relativa alle visite mediche o alla riabilitazione, mi vengono in mente le storie di persone che non uscivano da anni per via di una forte depressione: chi è andato allo stadio, chi al concerto del proprio cantante preferito. Piccoli passi verso la normalità.

Normalità spazzata via dal coronavirus.

Indubbiamente abbiamo subito un rallentamento delle attività. Considerate che tranne i ragazzi in Servizio civile, tutto il resto si muove su base volontaria. Durante il periodo della massima emergenza abbiamo mantenuto il servizio di trasporto per le visite dei pazienti investendo i frutti delle raccolte fondi nell’acquisto di nuovi automezzi dotati di pedane per le sedie a rotelle.


PER APPROFONDIRE: Sclerosi multipla, la vita di pazienti e familiari a Reggio Calabria: «Camminiamo insieme»


Quali sono le sfide che vi attendono oggi?

Quelle di sempre. Nel nostro piccolo proviamo a rendere “facile” una vita che improvvisamente diventa “difficilissima”. E non ci riferiamo esclusivamente alle persone con sclerosi multipla. Quando questa diagnosi varca il portone di qualsiasi casa è una vera e propria “bomba” per gli affetti più prossimi.

Come sostenerli?

Stiamo per aprire uno sportello psicologico che sostenga pazienti, caregiver, familiari e anche i volontari che si vogliono approcciare a questo mondo. C’è bisogno di formarsi e di farlo in modo equilibrato. Per sé e per gli altri.

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