Avvenire di Calabria

C'è tempo fino alla fine di gennaio per scegliere istituti e percorsi di studio per il prossimo anno

Scuola, al via le iscrizioni: le scelte sbagliate alimentano la dispersione

Il rischio: il passaggio alle superiori rischia di rivelarsi una scelta sbagliata favorendo il fenomeno dell'abbandono

di Redazione Web

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Scuola, aperte le iscrizioni. Più di mezzo milione di studenti italiani (530mila) al termine della scuola media (secondaria di primo grado), durante questo mese di gennaio sono chiamati a scegliere come proseguire il loro percorso scolastico.

Lo scorso anno, la scelta degli studenti si è orientata prevalentemente verso i licei (nell’a.s. 2022-23 il 51% degli studenti), mentre il 32% si è iscritto agli istituti tecnici e il restante 17% agli istituti professionali.


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Il passaggio dalla scuola secondaria di I grado alle superiori, infatti, è un momento critico che, se non considerato attentamente, rischia di far accrescere la dispersione scolastica.

Iscrizioni, attenzione alla scelta della scuola superiore

Nel corso dell’anno scolastico 2021-2022, infatti, la percentuale di bocciature più elevata si è registrata proprio tra gli studenti del primo anno scolastico delle superiori (8,1%, circa 40mila studenti).

Mentre per gli anni di frequenza successivi si è osservata una riduzione nella percentuale di respinti fra l’a.s. 2020-2021 e l’a.s. 2021-2022, la quota di bocciature per chi ha frequentato il primo anno delle scuole secondarie di II grado è cresciuta di un punto percentuale. A lanciare l'allarme è Save the Children, analizzando l'ultimo report del Ministero dell'Istruzione, relativo ai dati dello scorso anno.

Il dato delle bocciature al primo anno delle superiori accomuna un po' tutte le regioni italiane da Nord a Sud. Diversi i fattori che incidono su esso. Dal cambiamento di scuola, alle metodologie di studio. Fino ad aspetti più personali legati alla delicata fase adolescenziale vissuta dagli studenti di questa fascia di età. Certamente, la scelta del percorso di studi più appropriato riveste un ruolo fondamentale per prevenire questi insuccessi scolastici, tra le cause di abbandono e dispersione scolastica.

Calabria, il consiglio della vicepresidente Princi

In Calabria la percentuale è di poco inferiore, anche se in linea, alla media nazionale. Riguarda soprattutto gli studenti del primo anno degli Istituti tecnici e professionali. «Scegliere non è mai facile», spiega la vicepresidente della Calabria, Giusi Princi, che della giunta regionale è anche assessore all'Istruzione.

Ecco perché, ricorda ancora Princi, «in questi giorni, la scuola calabrese, come in tutta Italia, è chiamata ad accompagnare le famiglie a valutare attentamente le scelte da fare per l’ingresso nel mondo scolastico dei loro figli: in scuola primaria, nella secondaria di primo grado e, ancora di più, in quella secondaria di secondo grado».

L'invito è rivolto a ragazzi e famiglie, «in particolare ai ragazzi che si accingeranno ad entrare nel mondo della scuola di secondo grado, optando per licei ma anche per gli istituti tecnici o per quelli professionali. I ragazzi, e le loro famiglie, sono chiamati a fare una scelta oculata, non emotivamente legata alle aspettative familiari o alle scelte degli altri compagni - sottolinea non a caso Giusi Princi - ma calibrata, anche con l’aiuto dei docenti dei propri consigli di classe, sulle reali potenzialità dello studente»


PER APPROFONDIRE: Dimensionamento scolastico in Calabria, la denuncia dall’Area Grecanica: «Così spengono il nostro futuro»


Importante, conclude la vicepresidente con delega all'Istruzione della Regione Calabria, è evitare «che una scelta sbagliata provochi effetti pesanti sulla crescita delle nostre giovani generazioni, appesantite da quello che potrebbero definire come un fatale insuccesso. Ecco perché sono molto importanti gli open day di apertura delle scuole al territorio, alle famiglie; i vari momenti, cioè , di presentazione dell’offerta formativa e dei piani di studio relativi ai vari indirizzi, promossi dai singoli istituti».

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