Avvenire di Calabria

L’arcivescovo di Catanzaro e presidente della conferenza episcopale calabra si rivolge ai fedeli tramite una missiva

Settimana Laudato si’, Bertolone: «Rispettate l’ambiente»

Redazione Web

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L’arcivescovo di Catanzaro e presidente della conferenza episcopale calabra, Vincenzo Bertolone, si rivolge ai fedeli tramite una lettera sulla settimana in corso, in cui si celebra a livello diocesano e parrocchiale la "Settimana Laudato si’", che ricorda ogni anno l’anniversario della promulgazione della prima enciclica di papa Francesco (24.5.2015). Proprio domenica si terrà una giornata mondiale di preghiera; il tutto incentrato sul tema “Tutto è connesso”, che prende spunto dal n. 117 dell’enciclica.
«La mancanza di preoccupazione per misurare i danni alla natura e l’impatto ambientale delle decisioni, è solo il riflesso evidente di un disinteresse a riconoscere il messaggio che la natura porta inscritto nelle sue stesse strutture. Quando non si riconosce nella realtà stessa l’importanza di un povero, di un embrione umano, di una persona con disabilità – per fare solo alcuni esempi – difficilmente si sapranno ascoltare le grida della natura stessa. Tutto è connesso», sono le parole di monsignor Bertolone, il quale invita ad ascoltare il grido della natura, «che geme e piange non soltanto quando la vita umana è soppressa nel grembo materno, o quando viene inibita senza prestare il legittimo aiuto alle persone con diversa abilità, oppure quando non si riconosce il grido del povero (oggi, grido degli invisibili, degli scartati, dei disagiati, dei senza tetto, dei profughi e dei migranti non accolti o respinti…). Le grida sono anche quelle dell’ambiente, dell’ecosistema, in cui l’equilibrio tra creature viventi e non viventi (tra queste anche i virus con struttura a Rna, come abbiamo imparato nella terribile pandemia) è appeso come a un filo, il filo che è nelle mani delle creature intelligenti, nelle nostre mani. Dunque, dobbiamo smetterla di sentirci padroni e dominatori assoluti, peggio ancora di fare i “saccheggiatori” di un pozzo senza fondo, consapevoli che tutto si tiene in un equilibro instabile, dove basta un niente per il disastro».
L’arcivescovo Bertolone ricorda altresì l’esortazione fatta da Papa Francesco nei confronti della Chiesa tutta affinchè si elevasse una lode a Dio creatore, così da ascoltare nel silenzio la voce del creato. Il fulcro è il rispetto dell’ambiente e dell’uomo, che è un tutt’uno con esso.
«Quando pensiamo al creato dunque penseremo al mistero centrale della nostra Fede: l’unione della natura divina increata, con la natura umana creata assunta dalla Vergine Maria, nell’unica Persona divina del Verbo, Figlio del Padre, Creatore del Cielo e della terra. Mater Creatoris, ora pro nobis! Vi benedico uno ad uno», conclude monsignor Vincenzo Bertolone.

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