È forte e chiaro il messaggio proveniente dall’esempio dei santi Cosma e Damiano, che si festeggiano quest’oggi. Due medici, che pare fossero gemelli, di cui si narra l’impegno professionale e umanitario in Siria: sembrerebbe infatti, che esercitassero la loro professione in maniera gratuita per donare e ridare la vita. Non per niente, il dono della vita è il comandamento che regge l’intera esperienza cristiana e che assume disparate accezioni nell’ottica religiosa, non riferite necessariamente, come si potrebbe pensare, al martirio, ma che abbracciano ogni gesto di dell’esistenza umana. Per san Cosma e Damiano, inoltre, la professione medica era anche un modo per annunciare il Risorto, anche se la loro missione li portò al martirio, probabilmente nel 303 a Cirro, nei pressi di Antiochia.
Quest’anno, per via dell’emergenza sanitaria, sono state sospese diverse celebrazioni civili legate alla festa in onore dei due santi martiri, ma non mancheranno di certo i momenti di raccoglimento e preghiera nelle varie parrocchie.