Con l'intelligenza artificiale è facilitata l'indididuazione di strategie efficaci in più campi
Statistica cambia la prospettiva: costruire previsioni, non solo analisi
L’esempio della ricerca internazionale sul Covid del Decisions Lab dell’Università Mediterranea
di M. Ferrara e B. A. Pansera *
20 Ottobre 2021
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Alla base di ogni processo decisionale troviamo il dato e l’informazione che si correla ad esso. Fino a qualche tempo fa la statistica si occupava della descrizione di un fenomeno sociale collettivo attraverso l’approccio metodologico degli strumenti matematico-statistici descrittivi.
Con l’avvento della società dell’informazione e della sua evoluzione all’innovazione 4.0, abbiamo assistito all’avvento dell’Intelligenza artificiale e al palinsesto scientifico che la supporta. È passato più di un anno e mezzo da quando quel subdolo quanto sottovalutato virus nato a Wuhan comincia ad espandersi contagiando centinaia di migliaia di persone in tutto il Mondo. L’intero pianeta terra si ferma, isolando i suoi abitanti, definendo come confine invalicabile la parte più intima di una famiglia: la propria casa. Le abitazioni diventano l’unico porto sicuro, l’unica zona da presidiare per tenere lontano la forza devastante del covid-19.
Prof. Massimiliano Ferrara - Decisions_LAB - Università “Mediterranea” di Reggio Calabria & Research Affiliate ICRIOS The Invernizzi Centre for Research in Innovation, Organization, Strategy and Entrepreneurship
In questo paesaggio desolato e apocalittico, fatto di dolore e pianto di chi ha contratto la malattia e di chi ha perso i propri affetti la scienza non si arrestava, ma anzi si ergeva come baluardo fiero contro l’invasione pandemica. Una scienza fatta di numeri e modelli matematici, di studio dei dati raccolti e dei dati “inesistenti”, perché ancora non si sapeva come aggredire e combattere il virus.
Prof. Bruno Antonio Pansera - Decisions_LAB - Università “Mediterranea” di Reggio Calabria
Quando i numeri non si conoscono occorre mettere in campo tutte le risorse che ci vengono fornite dalla dottrina che ha fatto previsione la sua ragione d’essere: la statistica inferenziale, ovvero l’insieme delle modellizzazioni tese ad indagare fenomeni collettivi, sia sociali sia naturali, che presentano variabilità. Il fine ultimo della statistica è quello di fornire, attraverso l’elaborazione e l’interpretazione dei dati, la descrizione di un fenomeno e la formulazione di previsioni.
Il lavoro del gruppo di Ricerca internazionale del Decisions Lab
Questo è il percorso che ha ispirato il gruppo di Ricerca internazionale del Decisions_LAB dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria con gli studi promossi negli ultimi due anni e cha hanno portato alla definizione di alcuni modelli per lo studio dell’evoluzione previsionale della pandemia. L’applicazione di tali tecniche, quali la teoria del funzionale non lineare insieme alla teoria del punto fisso, ha portato alla definizione di differenti modelli che hanno studiato l’evoluzione del fenomeno pandemico in particolari aree geografiche, come ad esempio il Pakistan. Infatti, già alla fine 2 dello scorso anno, tale studio ha illustrato e confermato come il controllo del tasso della trasmissione effettiva, il cosiddetto indice 𝑟(𝑡), è necessario per fermare la trasmissione e la creazione di focolai.
I risultati ottenuti confermano e consolidano la teoria secondo la quale diventa necessario che tutti nella società modifichino il proprio comportamento verso il potenziamento delle misure cautelari sufficienti per il controllo del covid-19. Gli esiti di tali lavori, ad un anno di distanza, attestano la bontà di tali ricerche e tracciano un percorso di studio significativo a sostegno delle misure sanitarie intraprese e delle restrizioni imposte.
*DecisionsLab - Università Mediterranea Reggio Calabria
La professoressa Matilde Pietrafesa dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria è intervenuta sulla proposta dell’idrogeno verde alla Liquichimica di Saline Joniche. Le parole dell’accademica: “In futuro si prevede che la domanda di idrogeno si concentrerà in determinate aree, cosiddette hydrogen valleys“.
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