
Pallottole vicino alla Procura di Reggio Calabria, indagini in corso
Per gli inquirenti ci potrebbe essere lo zampino della ‘ndrangheta che tornerebbe a intimidire la magistratura.
In questo momento drammatico per l'Europa e l'intera umanità, anche la Città Metropolitana di Reggio Calabria, così come tante altre istituzioni del Paese, raccoglie e fa suo l'appello alla pace della comunità internazionale esprimendo sentimenti di forte preoccupazione e angoscia per quanto sta avvenendo in Ucraina.
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Da ieri sulla facciata di Palazzo "Corrado Alvaro" sede dell'Ente metropolitano, campeggia la bandiera della pace quale segno di solidarietà, sostegno e vicinanza di tutto il popolo reggino a quanti in queste ore stanno vivendo il dramma della guerra.
Un piccolo ma significativo gesto che vuole inoltre ribadire, con fermezza, la richiesta di porre fine ai combattimenti tra Russia e Ucraina e il pieno sostegno ad una forte azione diplomatica che ponga le basi per una soluzione pacifica alla crisi in atto.
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La Città Metropolitana di Reggio Calabria, in piena aderenza al dettato costituzionale dell’articolo 11, si schiera dalla parte della cooperazione, della solidarietà, della pacifica convivenza e della tutela dei diritti umani, contro ogni forma di violenza, di prevaricazione e di limitazione delle libertà fondamentali.
Per gli inquirenti ci potrebbe essere lo zampino della ‘ndrangheta che tornerebbe a intimidire la magistratura.
L’arcivescovo e il magistrato hanno preso parte ad un incontro sul tema a conclusione del percorso “Maratona della Legalità” che ha visto coinvolti gli studenti del Liceo di Scienze Umane.
L’emendamento a firma del deputato azzurro e di altri colleghi di partito ha ottenuto l’ok delle Commissioni Affari costituzionali e Lavoro. La soddisfazione del vice capo gruppo di Forza Italia.