Venerdì Santo, il giorno della morte di Dio
Oggi la Chiesa commemora la Passione e morte di Gesù che ha sacrificato la propria vita per redimere dai peccati l’umanità intera.
«È inaccetabile il bombardamento di un ospedale pediatrico». Lo ha affermato il cardinale Pietro Parolin a margine di un convegno a Roma, manifestando la propria preoccuapzione per quanto sta accadendo in Ucraina.
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Le dichiarazioni del Segretario di Stato Vaticano è arrivata dopo il raid areo russo che ha distrutto un ospedale pediatrico a Mariupol, provocando vittime tra bambini e partorienti.
Il porporato ha auspicato che si possa arrivare al più presto ad una posizione negoziata. Tuttavia, ha aggiunto, la telefonata con il ministro degli esteri russo, Lavrov non ha dato garanzie, né rassicurazioni sui corridoi umanitari
Parolin ha ribadito, inoltre, l'impegno della Santa Sede, già annunciato dal Papa, a compiere passi sul fronte diplomatico per trovare soluzioni in grado di porre fine alla guerra. «La Santa Sede - le parole del Segretario di Stato Vaticano al Sir - è disposta disposta fare di tutto per fermare la guerra».
Confermando il ruolo di mediazione della Santa Sede nel conflitto in Ucraina ha aggiunto: «Sappiamo che ci sono altri tentativi di mediazione: non vogliamo interferire, ma bisogna fare di tutto per fermare la guerra, che non sembra affatto finire, anzi sta mostrando un volto sempre più crudele, come dimostra il bombardamento dell'ospedale pediatrico di Mariupol».
«È fondamentale arrivare a bloccare la guerra - l'appello di Parolin - e avviare negoziazioni che permettano di trovare soluzioni».
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Per il Segretario di Stato Vaticano «Una soluzione c'è sempre se c'è la buona volontà delle parti e la disponibilità a compiere dei compromessi. Bisogna saper rinunciare anche a qualcosa di importante, se su vuole veramente arrivare al traguardo della pace».
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