Avvenire di Calabria

All'iniziativa hanno già aderito Madrid, Vienna, Rotterdam, Firenze e altre città di tutta Europa

Ucraina, Reggio Calabria come la grandi città europee dice no alla guerra

La città metropolitana aderisce all'invito lanciato da Eurocities e dal suo presidente Nardella

di Redazione Web

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Guerra in Ucraina, la mobilitazione di Eurocities raggiunge anche Reggio Calabria. La Città metropolitana aderisce, infatti, alla mobilitazione da Eurocities (la rete delle grandi città europee) e dal suo presidente, sindaco di Firenze, Dario Nardella. Nardella che nei giorni scorsi ha lanciato l'idea di una grande iniziativa su scala europea che parta dalle Città, chiedendo un cessate il fuoco per il conflitto in Ucraina e l'inizio di un negoziato di pace.


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Nella giornata di domani sabato 12 marzo, in contemporanea con le iniziative organizzate nelle principali capitali europee, sulla facciata di Palazzo Corrado Alvaro, sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria, sarà simbolicamente esposta una grande bandiera dell'Ucraina, a fianco a quella della pace, in segno di solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite dal conflitto.

Un messaggio di pace e di speranza che si unisce al coro di voci che in questi giorni stanno attraversando le grandi capitali europee, da Firenze a Vienna, da Helsinki a Madrid, da Rotterdam a Marsiglia, tutte aderenti alla grande mobilitazione lanciata da Eurocities.

«È giunto il momento di alzare la voce - si legge in una nota della Città Metropolitana di Reggio Calabria - è l'ora di chiedere con determinazione la fine delle operazioni militari in Ucraina. Raccogliamo quindi l'invito del presidente di Eurocities Dario Nardella e condividiamo l'appello per la pace al quale, in queste ore, attraverso la rete di Eurocities, stanno aderendo tante Città italiane ed europee».


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«Da Reggio Calabria giunga un messaggio di solidarietà e vicinanza ai popoli colpiti dalla sciagura della guerra - conclude la nota - perché l'Europa sia sempre più un luogo di pace e di cooperazione, perché le Città si uniscano nel segno della solidarietà internazionale e chiedano la fine di un conflitto assurdo che continua a mietere ogni giorno migliaia di vittime».

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