Avvenire di Calabria

Caritas Italiana omaggia la celebrazione della carità prevista per domani, 5 settembre; in questo giorno, nel 1997, moriva Santa Madre Teresa di Calcutta

Una raccolta di preghiere online per la Giornata della carità

Gigliola Alfaro

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Alla vigilia della Giornata internazionale della carità che si celebra il 5 settembre, data in cui, nel 1997, moriva Santa Teresa di Calcutta, Caritas Italiana pubblica on line, su www.caritas.it, una raccolta di preghiere dal titolo “Carità è Missione”.
«I testi sono stati scritti nel corso dell’anno pastorale dagli operatori di Caritas Italiana e traggono spunto dall’incrocio di due spinte precise: le indicazioni della Cei sull’azione missionaria, modello di ogni azione della Chiesa e la riflessione verso il 50° di Caritas Italiana che si celebrerà l’anno prossimo. A queste due spinte si è sovrapposta, inevitabilmente, l’emergenza Covid-19, che ha inciso profondamente, oltre che a livello economico e sociale, anche nella dimensione e nella vita spirituale di tutti noi», spiega una nota della Caritas.
L’emergenza della pandemia ha colpito non soltanto le singole persone e le loro famiglie, ma tutte le comunità, a partire dai luoghi di aggregazione. «Eppure - osserva Caritas Italiana - pensiamo che paradossalmente o, meglio, provvidenzialmente proprio questo è stato ed è il momento della comunità e della Chiesa. Non tanto e non soltanto per dare aiuti materiali, ma soprattutto per garantire la presenza costante, condividere le difficoltà e aiutare ad affrontarle insieme. La presenza, il rapporto umano, la comunione ecclesiale, la condivisione della sofferenza. Immergersi nelle sofferenze e nei problemi di ogni comunità e di ogni persona, difendendone con coraggio i valori, la dignità e i diritti».
Secondo la Caritas, «questo incontro di Chiesa e di popolo, che deve trovarci tutti uniti, può essere stimolo e motivo di impegno e di speranza per affrontare i nuovi problemi che presenta l’evolversi della società in tutto il paese e nel mondo intero, durante e dopo questa pandemia».
Ricordando il monito di Papa Francesco a «dimenticare chi è rimasto indietro» perché «il rischio è che ci colpisca un virus ancora peggiore, quello dell’egoismo indifferente”, Caritas Italiana sottolinea: "Per una Chiesa che sa farsi missionaria, la carità diventa così la condizione fondamentale per affrontare in modo costruttivo i problemi che la situazione attuale presenta. È il cemento del corpo in cui tutti viviamo, partecipando ad un destino comune in cui nessuno può essere lasciato indietro». Nella preghiera, infatti, «un cuore di pietra si trasforma in cuore di carne. In un continuo scambio tra azione e contemplazione, tra vita e fede, tra carità concreta e carità spirituale».

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