Avvenire di Calabria

Il momento di preghiera in preparazione alla Pasqua voluta dalla neo direttrice territoriale Enac Caterina Ambrosio

Via Crucis per gli aeroportuali al Tito Minniti

Don Casuscelli ha guidato il rito che ripercorre il cammino doloroso di Gesù verso il Calvario

di Redazione Web

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In Aeroporto si prega in comunione in preparazione della Santa Pasqua. La comunità del “Tito Minniti” ha, infatti, partecipato alla Via Crucis organizzata in collaborazione con la parrocchia Santa Maria del Buon Consiglio in Ravagnese e Saracinello, nel cui territorio ricade proprio lo scalo dello Stretto. Un momento voluto dalla neo direttrice di Enac, avvocato Caterina Ambrosio. Ha guidato la preghiera don Nicola Casuscelli.

La celebrazione che ripercorre e commemora il doloroso cammino compiuto da Cristo verso il Calvario si è svolto all’interno dei locali dello stesso aeroporto reggino, nella giornata di venerdì 8 aprile. Vi hanno preso parte i dipendenti di Enac, di Sacal e tutto il personale di altri enti, forze dell’ordine, del V Reparto volo della Polizia di Stato, della sicurezza, della compagnia di trasporto aereo Ita, dell’Aeroclub dello Stretto, che opera all’interno dello scalo.


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I partecipanti, guidati da don Nicola Casuscelli parroco di Santa Maria del Buon Consiglio e direttore dell’Ufficio liturgico dell’arcidiocesi metropolita di Reggio Calabria – Bova, hanno dato vita ad una processione, percorrendo, dietro la Croce, le varie stazioni individuate in punti significativi dell’aerostazione.

Via Crucis in aeroporto, le "Stazioni" nei luoghi di lavoro

La Via Crucis ha preso il via dal punto ritiro bagagli, fino alla Cappella dell’aeroporto. Stazione dopo stazione, di volta in volta, la croce ha sostato in prossimità degli enti che operano in aeroporto.

La partecipazione è stata attiva, sentita e corale. Ciascuno con la propria divisa, uniforme e segno identificativo del proprio ruolo e delle proprie competenze. Per ogni stazione, l’Ente di riferimento ha letto la meditazione e le intenzioni di preghiera, incentrate soprattutto sulla pace.


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Il direttore Ambrosio ha salutato e ringraziato tutti. Don Casuscelli, oltre a guidare la preghiera ha porto i saluti e gli auguri per la Pasqua dell'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova, monsignor Fortunato Morrone.

«La Via Crucis - ha poi aggiunto il parroco - ci aiuta a comprendere che le diversità non possono essere causa di odio. Sono proprio le diversità che ci fanno capire che siamo ricchi». Rivolgendosi poi alla comunità dell'aeroporto, don Casuscelli ha detto: «Nella Via Crucis, ciascuno di voi ha testimoniato il proprio bene. Lo stesso bene che donate ogni giorno, nel vostro lavoro presso questo scalo».

Il parroco si è soffermato sul dono e il valore della preghiera che «unisce». La preghiera, ha detto don Nicola, «non fa male a nessuno. Chi prega, lo fa o per la pace o per l'amore dei fratelli. Dinnanzi alla Croce - ha aggiunto - siamo tutti disarmati, comprendiamo quanto la fraternità non è solo legata al paradiso, ma possibile già in terra».

Un'unità rappresentata, paradossalmente, anche nella diversità delle uniformi indossate. «Senza di esse - ha detto il sacerdote rivolgendosi al personale aeroportuale - sareste sicuramente tutti uguali. Ma l'uniforme indica all'altro il nostro servizio, l'essere d'aiuto al prossimo. Valore che vi accomuna. E il luogo in cui operate, l'aeroporto di Reggio, estrema punta del continente europeo nel mediterraneo, diventa un bene da apprezzare».


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Infine l'invito a inginocchiarsi tutti davanti alla Croce e a pregare, perché - ha concluso don Nicola - «nella preghiera possiate sentirvi tra voi fratelli, amati da Gesù, uniti dalla fraternità e dall'amore che riversate nel servizio che dedicate, ogni giorno, al prossimo».

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