È nuovamente tempo di protesta per i cittadini-passeggeri dello scalo reggino
Aeroporto dello Stretto, torna in piazza il Comitato
Redazione Web
12 Novembre 2019
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«In seguito al declino strutturale ed economico in cui è stato condotto il nostro territorio, come Comitato pro aeroporto dello Stretto, si è dato avvio ad una mobilitazione collettiva che troverà espressione nella manifestazione pubblica che si terrà Sabato 16 novembre, ore 10:30, in Piazza Italia (RC). La manifestazione è aperta all'adesione tutti i nostri concittadini interessati allo sviluppo incondizionato dell'Area dello Stretto, consapevoli che il degrado territoriale ed il periodico stato di precarietà dei servizi pubblici sono causati da un sistema distorto politico-amministrativo che da anni persegue meccanismi di cooptazione e interessi circoscritti invece che quelli dell'intera collettività. Drammatico è a tal fine il rapporto Svimez 2019 sulle Regioni del Sud Italia e l'emigrazione per cause economiche, all'interno del quale si è certificato che la Calabria ha persino chiuso il 2018 con un PIL del – 0,3%. Partendo dalla questione aeroporto dello Stretto, ricordiamo che da tempo si rivendica la pubblicazione del piano industriale della Società di gestione (la quale si rifiuta di adempiere ai doveri di pubblicazione secondo legge) documento quest'ultimo che deve essere integrato con i piani istituzionali locali urbani, quelli sul turismo e sui trasporti, affinché si possano realmente perseguire degli obiettivi di sviluppo aziendali e territoriali. Mentre ci si limita alle dichiarazioni sui quotidiani e nessuno dei vari rappresentanti locali ha il coraggio di rivendicare nelle sedi opportune la pubblicazione del sopraindicato documento, al contempo l'assenza di sinergia tra gli atti programmatici sopraindicati continua ad allontanare l'interesse degli investitori dal nostro territorio nonostante racchiuda enormi potenzialità.
Non a caso la compagnia aera Blu Panorama ha deciso di cessare prima della scadenza contrattuale il proprio servizio di trasporto aereo, la compagnia Ryanair è latitante nonostante fosse stato annunciato il suo arrivo in pompa magna per il mese di Aprile passato, così come non si ha notizia di altre misteriose compagnie che il presidente della Sacal SpA aveva annunciato prossime all'arrivo, nondimeno la compagnia Alitalia, quale unico vettore rimasto, ha ridotto nuovamente il proprio operativo. Il risultato finale, dopo le tante chiacchiere sullo sviluppo dell'aeroporto è che le comunità locali di Reggio e di Messina, che devono spostarsi per le più disparate esigenze sul territorio nazionale, non possono usufruire deli livelli minimi essenziali del servizio pubblico di trasporto aereo, né il volo del mattino con rientro la sera sulla tratta Reggio-Roma può giustificare economicamente il mantenimento dell'infrastruttura. Ma la questione aeroporto, come detto, è solo il paradigma del più ampio degrado territoriale in cui ci ha condotto l'indolenza degli amministratori e dell'intera classe politica locale. Eppure, come Comitato pro aeroporto, anche in occasione dei passati tavoli inter-istituzionali presso la Prefettura di Reggio Calabria, abbiamo più volte invitato gli organi responsabili ad avviare le dovute sinergie e pubblicare i rispettivi piani programmatici.
È stato ampiamente dimostrato e certificato da più fonti autorevoli che attraverso il funzionamento efficiente dell'aeroporto si potrebbero attrarre quei finanziamenti, pubblici e privati, indispensabili per far ripartire l'economia in un territorio a rischio di isolamento e con il più basso tasso occupazionale, a fronte invece dalla pressione tributaria più alta d'Italia (dati quest'ultimi elaborati dalla CNA). Nelle aree geografiche dove non funzionano i servizi pubblici e le infrastrutture, dove burocrazia e pressione fiscale schiacciano le imprese, dove la legalità è solo una parola da sviolinare nei comizi, soprattutto dove la collaborazione tra il settore pubblico e quello privato è funzionale agli interessi di una stretta cerchia di persone invece che a quelli dell'intera collettività, di fronte a tutto ciò, purtroppo non vi potrà mai essere un concreto sviluppo economico e sociale del territorio. Parlando proprio di aspetto sociale, va inevitabilmente considerata l'annosa emergenza sanitaria che obbliga tanti concittadini ad emigrare in altre Regioni ed a causa dei cattivi collegamenti e delle tariffe insostenibili, oggi anche il diritto costituzionale alla salute viene sostanzialmente annichilito e spesso negato. Ma non vanno dimenticati neanche gli importanti settori della ricerca e delle professioni, i cui attori oggi trovano grandi limitazioni e difficoltà negli spostamenti necessari per il proprio lavoro costringendo i giovani e le eccellenze al trasferimento definitivo verso altre città, così come il nostro territorio viene puntualmente privato della possibilità di ospitare numerosi convegni e meeting. Altro che smart city! In conclusione, il tempo non è più dalla nostra parte visto che l'emergenza territoriale in atto ha drasticamente compromesso l'economia locale ed i livelli minimi dei diritti civili e sociali, pertanto invitiamo tutti coloro che intendono veramente porre termine a questo declino nel partecipare alla manifestazione che si terrà sabato 16 novembre, alle ore 10:30, presso Piazza Italia (RC). Inoltre si è provveduto ad inviare ai Vertici Ministeriali una comunicazione per ottenere risposta all'impegno di incontro precedentemente accordato al direttivo del Comitato, con il dovuto avviso alla Prefettura di Reggio Calabria, in qualità di UTG. Infine si sottolinea che la manifestazione, oltre ad ottenere le sopraindicate risposte, servirà soprattutto a porre fine una volta per tutte alla fase di emergenza ed aprire dal giorno dopo con la parte sana di questa terra, al di fuori delle logiche di partito quale causa del degrado territoriale, la tanto desiderata fase progettuale e di programmazione». È quanto si legge in una nota del Comitato pro aeroporto dello Stretto.
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