Avvenire di Calabria

I ragazzi dell'associazione hanno presentato le loro attività al presule in visita

Agiduemila, una giornata insieme al vescovo Morrone

Solidarietà e prossimità al centro dell'incontro con il pastore

di Ida Nucera

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Agi2000, una giornata insieme al vescovo Morrone. Martedì 16 novembre c’è molto sole nelle stanze dei ragazzi di “Agi2000” presso la Fondazione “La Provvidenza. Calore”, trepidazione e gioia per l’arrivo di un amico, il vescovo Fortunato Morrone, in visita a questa piccola realtà associativa dall’immenso cuore di solidarietà e prossimità. Negli anni di visite istituzionali se ne sono viste tante, a volte è prevalsa la formalità, a volte l’imbarazzo se il cuore non è aperto e allenato alla diversità.


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Ma cos’è la normalità, questa la domanda che il vescovo Morrone, sorridendo, lascia nel profondo di ciascuno dei presenti, perché chi opera con essi, sa bene come questi fratelli e sorelle speciali possano cambiare la vita di ciascuno per sempre, divenendo loro maestri di vita e umanità. Questa è una visita speciale ed una giornata indimenticabile. Chi si avvicina lo fa da padre e fratello e stringe la mano a ciascuno, ascoltandone il nome. Così nasce amicizia e fiducia, i famosi “legami” di cui la vita è illuminata.

Dettagli che restano impressi e fanno la differenza. Morgan, gli tira la manica, padre Fortunato, con garbo, fa capire a chi vuole calmarne l’irruenza, di lasciarlo fare, gli resta accanto e lo prende per mano. Guarda negli occhi Rita che non solleva lo sguardo, china il volto per guadagnarne l’attenzione. Sta attento a ciò che Maria gli dice muovendo dalla sua carrozzella, il piede sulle lettere che gli comunicano un saluto.

Il grazie di Agi2000 al vescovo Morrone

Il dono più bello sono i canti e l’intensa esibizione di danza con cui Maria e Fabiana esprimono il loro straordinario Magnificat. Bastano questi frammenti per riempire il cuore, perché «quando ci si incontra si cresce insieme», dice il vescovo, «vivere nell’amicizia, il resto viene dopo. C’è il respiro della vita quando c’è amicizia». Vescovo al quale è stato regalato il libro “Progetti di gioia quotidiana”, dedicato alla memoria di una amata “ragazza”, Giusi, da poco tornata alla casa del padre.


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Sara Bottari, dopo le parole di ringraziamento e di benvenuto, narra il sogno condiviso insieme al gruppo di ragazze scout che hanno dedicato la vita al servizio di giovani meno fortunati. Un cammino che affronta, anche adesso che la maturità è giunta, salite impervie «portando avanti le cose di ogni giorno, ma senza mai demordere nel chiedere alle istituzioni il giusto riconoscimento che ci permetta di guardare al futuro».

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