Avvenire di Calabria

L’Agiduemila promuove per oggi, alle 15.30, presso la propria sede in via Trabocchetto, a Reggio Calabria, una bella iniziativa

Agiduemila, oggi una giornata di festa con le famiglie del centro

La presidente Sara Bottari ci illustra il motivo di questa festa e l'importanza di fare rete con le famiglie per il bene dei propri cari

di Stefania Laganà

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L’Agiduemila promuove per oggi, 16 maggio, alle 15.30, presso la propria sede in via Trabocchetto, a Reggio Calabria, una bella iniziativa: “Famiglia, dove il cuore trova casa” in occasione della Giornata delle famiglie.

Balli, canti e giochi animeranno il pomeriggio all’interno della realtà solidale reggina che vivrà un momento comunitario coi proprio ospiti e i loro familiari. Si tratta di un ulteriore passaggio di condivisione nel più amplio percorso inclusivo dei propri cari.

La festa di Agiduemila è festa in famiglia

Trentadue anni di servizio instancabile. L’Agiduemila rappresenta una delle più belle realtà solidali di Reggio Calabria e prosegue nel suo percorso d’inclusione forte della propria radice scout. Lo ribadisce Sara Bottari, presidente di Agiduemila e della Fondazione La Provvidenza che abbiamo intervistato.


PER APPROFONDIRE: Scoutismo e disabilità, Agiduemila mette a disposizione la propria esperienza


La bellezza di mettersi al servizio dell’altro. Si può tratteggiare così l’impegno di Agiduemila

La nostra idea è stata sempre quella di creare grande famiglia dove ci fossero persone di ogni genere, di ogni categoria sociale e di ogni provenienza. E così è stato.

Una famiglia di famiglie, un cammino tutt’altro che semplice. O sbaglio?

È un gruppo in cammino, che si muove insieme. In Agiduemila, in fondo, si fa quello che normalmente si realizza in ogni famiglia: ci si ascolta, ci si confronta, si sceglie insieme. Nell’ultimo periodo, poi, è cresciuta la consapevolezza che le famiglie esercitano un ruolo fondamentale per le persone con disabilità. Questo solidifica i rapporti e li rilancia costantemente.

Alle famiglie servirebbe mettere accanto anche i giovani…

Io penso che le nuove generazioni abbiano grande interesse per il volontariato, non è vero che ci sia stato un calo di interesse. Tante forze, tante energie positive che vanno incanalate e prese in considerazione. Però il volontariato è un impegno serio: se i ragazzi ti vedono e si innamorano di te, non puoi sparire il giorno dopo.


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Serve un percorso di formazione?

Al cuore di Agiduemila c’è una base di fede, tutto passa attraverso grande fiducia nel Signore, dalla capacità di realizzare delle cose facendo un servizio che sia anche cristiano. È uno dei capisaldi, una caratteristica che richiediamo anche agli operatori, l’empatia non basta, c’è bisogno di una motivazione in più.

Come spiega ai giovani la Provvidenza?

È successo tante volte che avessimo bisogno di qualcosa, che servivano soldi per pagare pullman e incredibilmente c’è qualcuno che fa esattamente quell’offerta. In tutto questo ho sempre sentito un destino importante, una presenza consolante.

Oggi come allora c’è sempre un Qualcuno da servire?

In trent’anni poco è cambiato nei confronti dei ragazzi, lo spirito di servizio è sempre lo stesso, c’è un di più di volontariato nell’attività degli operatori. Nessuno guarda l’orologio, se sono qui è perché condividono questo percorso.

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