
Religiosi: Teatini d’Italia, eletto il nuovo Governo Provinciale, Guida affidata a p. Kowalczykowski
Religiosi: Teatini d’Italia, eletto il nuovo Governo Provinciale, Guida affidata a p. Kowalczykowski
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“La crisi climatica è una crisi dei diritti dell’infanzia e ha conseguenze potenzialmente di lungo periodo sui bambini, che ancora una volta sono costretti a pagare il prezzo di una crisi di cui non sono responsabili. Il cambiamento climatico è un fenomeno che interessa ormai tutti i bambini, le bambine, le ragazze e i ragazzi nel mondo, inclusi quelli che vivono nel nostro Paese. In vista del prossimo negoziato di Bonn, che si aprirà tra meno di due settimane, auspichiamo quindi che l’Italia possa contribuire a far sì che i diritti, le voci e le specifiche vulnerabilità dei minori siano sempre più integrate nei piani, nelle politiche e nei finanziamenti per il clima sia a livello nazionale che internazionale”. Lo dichiara Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children Italia, alla vigilia della Giornata mondiale dell’ambiente.
“In tutto il mondo, le bambine e i bambini sono costretti a sopportare il peso di una crisi di cui non sono responsabili. Il caldo estremo mette a rischio la loro salute e il loro apprendimento, i cicloni colpiscono le loro case e le scuole, la siccità riduce i raccolti e la disponibilità di cibo di qualità. In questo scenario ormai quotidiano di disastri, i bambini ci implorano di non stare in silenzio. Questa nuova ricerca dimostra che c’è ancora speranza, ma solo se intraprendiamo azioni urgenti ed ambizione volte a limitare rapidamente il riscaldamento globale entro 1,5°C e a mettere davvero i bambini al centro della nostra risposta al cambiamento climatico a tutti i livelli”, afferma Inger Ashing, Direttrice Generale di Save the Children International.
Save the Children opera in circa 110 Paesi affrontando le conseguenze del cambiamento climatico in tutte le sue attività. L’organizzazione sostiene le bambine, i bambini e le loro comunità a livello globale nella prevenzione, nella preparazione, nell’adattamento e nella ripresa dai disastri climatici e dai cambiamenti climatici a lenta insorgenza. Lavora per garantire che i bambini possano accedere a servizi e infrastrutture essenziali per la salute, la protezione e l’istruzione, nonostante gli eventi meteorologici estremi. Ad esempio ha allestito scuole galleggianti, ricostruito case distrutte e fornito sussidi alle famiglie colpite. Lavora, inoltre, per influenzare i governi e gli altri stakeholder rilevanti per le politiche e i finanziamenti climatici anche in vista della Cop, offrendo inoltre ai bambini una piattaforma per far sentire la loro voce.
In Italia, inoltre, Save the Children promuove la cultura della prevenzione del rischio climatico sensibilizzando e formando i bambini e gli adolescenti su come prevenire i rischi e come comportarsi in caso di fenomeni climatici o naturali estremi come alluvioni, terremoti o incendi così da aumentare la loro capacità di risposta alle emergenze e di self-protection. Supporta, inoltre, il protagonismo dei giovani sui temi della giustizia climatica, sulla tutela dell’ambiente e del contrasto al cambiamento climatico. Favorisce il dialogo intergenerazionale, la partecipazione delle nuove generazioni ai processi decisionali su questi temi e la formalizzazione di spazi e meccanismi di partecipazione che siano realmente inclusivi del loro punto di vista.
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