Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria, consegnate le chiavi del cantiere
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Aspettative e sfide per il nuovo anno scolastico: la pedagogista ed educatrice Angela Campolo della Fism approfondisce alcuni temi "caldi" che investono il mondo della scuola, ma anche la politica che deve garantire il diritto all'istruzione per tutti.
Angela Campolo, pedagogista ed educatrice, è un pilastro per numerose famiglie reggine con bambini nella fascia d’età zero - sei anni. La sua recente elezione nell’Ufficio di Presidenza Nazionale della Federazione Italiana Scuole Materne (FISM) segna un riconoscimento di grande rilievo, affidandole la delega presidenziale per la “coesione sociale, progettazione e contrasto alla povertà educativa”.
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In un recente numero di Avvenire di Calabria, in edicola l'8 settembre con il quotidiano nazionale Avvenire abbiamo avuto il piacere di intervistarla per esplorare più da vicino la sua visione educativa e le sfide che si appresta ad affrontare. Ad anno scolastico appena iniziato vi proponiamo qui le sue riflessioni
L’inizio di un nuovo anno educativo in un asilo nido o scuola dell’infanzia è un momento di grande significato e rinnovamento. Ogni anno accogliamo nuovi bambini e famiglie, portando energie fresche e nuove opportunità di crescita. Questo ci spinge a rivedere e migliorare continuamente i nostri metodi per supportare al meglio ogni bambino, rispettando la sua unicità e necessità.
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Ogni anno rappresenta una sfida nuova, che ci porta, come gruppo educativo a porci delle domande: come promuovere lo sviluppo emotivo, cognitivo e sociale di ogni bambino? Come creare un ambiente sicuro e stimolante? Domande che ci portano a riflettere costantemente su cosa ha funzionato e cosa migliorare.
Volendo sintetizzare, il nostro approccio educativo si basa su 4 punti chiave: si basa su quattro punti chiave: centralità del bambino, rispetto della sua unicità, coinvolgimento delle famiglie e promozione dell’autonomia. Sebbene non sempre sia facile, ogni anno ci offre l’opportunità di scrivere pagine nuove e belle nella crescita dei nostri bambini. Certamente tutto ciò non è facile, non è semplice e non sempre si riesce a realizzarlo così come lo si è immaginato o progettato, ma è come un libro bianco in cui ogni giorno hai la possibilità di scrivere meravigliose pagine di autentica bellezza.
Prima di rispondere alla domanda ci tengo a ringraziare chi mi ha dato fiducia, il presidente regionale Alessandro Moschella, la presidente provinciale di Catanzaro Marisa Faga, il presidente provinciale di Cosenza Alessandro Mariani ma soprattutto a Giuseppe Russo presidente Nuova Fism Reggio Calabria, uomo di grande spessore e saggezza, sempre a servizio del territorio, che ogni giorno si spende per le nostre scuole in quotidiane battaglie e che ha sempre creduto in me, nelle mie capacità e nelle mie competenze. Il nostro interesse comune è sempre stato il benessere dei nostri bambini. Una delle sfide principali è garantire un accesso equo ai servizi educativi fondamentali. Purtroppo, in molte aree della Calabria, soprattutto quelle più periferiche o isolate, mancano strutture adeguate o i posti disponibili sono limitati. Questo crea disuguaglianze già dall’infanzia, con ripercussioni sullo sviluppo dei bambini e sulle loro future opportunità educative.
Un’altra questione fondamentale riguarda la qualità dell’educazione offerta. Negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia, è essenziale che ci siano educatori ben formati e aggiornati, oltre a risorse adeguate per stimolare lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale dei bambini. Altro tema cruciale nel nostro territorio è lo svantaggio socio-economico che purtroppo discrimina e non consente a tutti i bambini il diritto all’istruzione, soprattutto impedisce l’accesso agli asili nido, per la presenza di pochi servizi educativi pubblici. Per affrontare queste sfide, è necessario un impegno coordinato tra tutte le istituzioni: locali, regionali e nazionali. Come FISM ci stiamo impegnando sul territorio Comunale e Regionale affinché questi obiettivi possano essere raggiunti. Abbiamo lavorato in qualità di componenti del tavolo regionale alla stesura della nuova legge regionale e del relativo regolamento sui servizi educativi, un primo passo per una sempre migliore qualità dei servizi al fine di garantire a tutte le bambine e i bambini, dalla nascita ai sei anni, pari opportunità di sviluppo delle proprie potenzialità.
Come Fism lavoriamo ogni giorno per il diritto all’istruzione di tutti i bambini e le bambine. Oggi anche l’Europa pone grande attenzione al mondo zerosei, infatti tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 c’è il potenziamento dei servizi educativi, la generalizzazione della scuola dell’infanzia e il diritto dei bambini ad avere libero accesso ai servizi 0/6 anni.
In Italia, il riconoscimento dell’importanza dell’educazione nella prima infanzia ha portato all’istituzione del “Sistema Integrato di Educazione e Istruzione 0-6 anni”, introdotto con il Decreto Legislativo 65/2017. Questo sistema mira a creare un continuum educativo che integri i servizi per l’infanzia, garantendo qualità e accesso omogeneo su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è assicurare che ogni bambino, indipendentemente dalle condizioni socio-economiche della famiglia o dalla regione di residenza, abbia accesso a servizi educativi di alta qualità fin dai primi anni di vita. Ciò che noi vorremmo chiedere al governo è cercare di realizzare al meglio gli obiettivi Europei.
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Tre saranno quindi le battaglie principali a cui ci dedicheremo e che cercheremo di portare avanti sia a livello nazionale, anche grazie a questa delega, sia a livello regionale e comunale attraverso le azioni della FISM: Accesso Universale ai servizi per tutti i bambini; potenziamento e qualità dei servizi educativi; generalizzazione della Scuola dell’infanzia. Infine, ma non per ultimo, reale realizzazione della parità, attraverso il totale riconoscimento da parte del Governo del costo standard per ogni alunno delle scuole paritarie, così come stabilisce la Legge Berlinguer del 2000. La legge 62 ha stabilito che tutte le scuole del Sistema nazionale d’istruzione svolgono un pubblico servizio, parità di fatto mai realizzata. Ci auspichiamo che finalmente, la parità non rimanga sulla carta ma si realizzi concretamente nel sostegno alle famiglie e nel diritto della libera scelta educativa.
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