Avvenire di Calabria

La zona sud di Reggio Calabria, più segnatamente i quartieri limitrofi di Pellaro e Bocale, sono al centro di un’azione specifica su due beni confiscati che avranno una finalità sociale

Beni confiscati, proseguono i lavori di rigenerazione a Pellaro e Bocale

Nello specifico si tratterà della prima Casa delle donne e di una dimora per lungodegenti; oggi il sopralluogo di tecnici e politici comunali

Comunicato stampa

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La zona sud di Reggio Calabria, più segnatamente i quartieri limitrofi di Pellaro e Bocale, sono al centro di un’azione specifica su due beni confiscati che avranno una finalità sociale. Nello specifico si tratterà della prima Casa delle donne e di una dimora per lungodegenti; oggi il sopralluogo di tecnici e politici comunali.

Pellaro e Bocale avranno due beni confiscati al servizio della collettività

Procedono i lavori di rigenerazione sui due beni confiscati nella zona sud di Reggio Calabria finanziati con il programma Agenda Urbana. Questa mattina doppio sopralluogo del Consigliere delegato al programma di finanziamento Carmelo Romeo che, accompagnato dal Responsabile Unico del Procedimento Ingegnere Michele Tigani, ha avuto modo di verificare lo stato di avanzamento dei lavori in corso.

Nello specifico le due strutture sono destinate ad ospitare la Casa delle Donne, nella zona collinare di Pellaro, ed una struttura per l'accoglienza di pazienti provenienti da strutture ospedaliere accompagnati da familiari nella zona costiera di Bocale.


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Lo stato dell’arte dei lavori è già in fase avanzata, soprattutto nel secondo immobile, e prevede il completamento delle due strutture secondo il cronoprogramma previsto, consentendo al contempo l'emanazione dei due distinti bandi per l'affidamento della gestione delle strutture che - auspica Romeo - "dovrebbe avvenire contestualmente alla conclusione dei lavori, proprio per evitare un ammaloramento dei due beni o peggio ancora atti vandalici sulle strutture".

"Si tratta - ha spiegato Romeo - di due progetti ambiziosi che puntano a concretizzare gli indirizzi politico programmatici del governo cittadino, secondo le linee di mandato promosse dal sindaco Falcomatà e portate avanti con il facente funzioni Brunetti, a sostegno delle fragilità sociali".

"La Case delle Donne - spiega ancora Romeo - nasce recependo le istanze di associazioni e realtà cittadine storicamente impegnate nell’accoglienza ed il reinserimento professionale e sociale di donne vittime di abusi e violenza. Attività per la quale la struttura diviene elemento fondamentale".


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"Nel secondo caso invece - ha aggiunto Romeo - la scelta del recupero funzionale degli alloggi confiscati a Bocale da destinare ai pazienti di lunga degenza rientra in una visione di ampliamento dei servizi all’utenza ospedaliera locale che paga lo scotto permanente di carenze storiche, alle quali, anche in sinergia con le autorità sanitarie, stiamo progressivamente dando risposte".

"Due interventi fondamentali - ha concluso Romeo - sui quali stiamo proseguendo in maniera spedita con l'obiettivo di consegnarli alla cittadinanza nei tempi previsti, andando a costituire due punti di riferimento di sicura utilità nel campo del sostegno alle fragilità".

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