Bonus edilizi per le parrocchie, importanti novità da sapere. Ne abbiamo parlato con l'Ufficio tecnico dell'arcidiocesi di Reggio Calabria - Bova, diretto da don Domenico Morabito.
Bonus edilizi per le parrocchie
Il Superbonus 110%
Don Morabito ci conferma che, in merito dagli interventi manutentivi previsti dal Decreto Rilancio (conosciuti da tutti come Superbonus 110%), non è possibile applicarli agli enti ecclesiastici. Diocesi e parrocchie, infatti, non rientrano tra i beneficiari delle agevolazioni.
Il "caso" delle canoniche
C'è, però, un'importante eccezione. Ci riferiamo alle Case Canoniche che rientrano a pieno titolo negli interventi beneficiari del Superbonus 110%.
In particolare, a dare manforte a questa ipotesi, c'è un recente interpello (n. 910-301/2021) presso l'Agenzia delle Entrare (Direzione regionale delle Marche, settore fiscalità e Compliance - Ufficio consulenza). Nei documenti a nostra disposizione, infatti, si evince come il parere dell'Agenzia delle Entrate sia positivo.
Se, infatti, un parroco è in possesso di un «idoneo titolo di detenzione dell'unità immobiliare» in qualità di residente nella casa canonica può assolutamente godere dell'applicazione del Superbonus. A questo si aggiunge come la funzione pastorale svolta dal sacerdote non può «essere assimilata all'ipotesi dello svolgimento di impresa, arte o professione» che limiterebbe la possibile fruizione delle agevolazioni previsti dal Decreto Rilancio.
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Ecobonus e bonus facciate
Oltre alle case canoniche che, come dimostrato, rientrano tra gli immobili potenziali beneficiari del Superbonus 110%, l'Ufficio tecnico diocesano di Reggio Calabria ricorda che gli altri immobili di proprietà degli Enti Ecclesiastici possono godere di altre agevolazioni fiscali già vigenti.
Ci riferiamo, nel dettaglio, agli interventi di riqualificazione energetica rientranti nell'Ecobonus (Legge 63/2019). Per questi interventi, la detrazione va dal 50% all'85% delle spese sostenute da ripartire in 10 quote annuali.
Altro intervento possibile è il Bonus facciate (Legge 160/2019). In questo caso è possibile recuperare il 90% dei costi sostenuti senza un limite massimo di spesa. La ratio prevede sempre una detrazione suddivisa in dieci quote annuali.
Per il Bonus facciate, però, ci sono alcune condizioni imprescindibili. È necessario realiazzare interventi di recupero o restauro di immobili che si trovino in zone A e B o assimilabili sencondo la normativa regionale o ai regolamenti edilizi comunali.
PER APPROFONDIRE: Superbonus, la formula di Banca Generali per «agevolare» i lavori
I documenti necessari
L'Ufficio tecnico diocesano, infine, ha stilato un elenco di documenti utili per avviare l'istruttoria che gli interessati potranno trovare presso gli uffici di Curia competenti. Per il via libera al procedimento è sempre necessaria l'autorizzazione preliminare dell'arcivescovo Morrone come atto di straordinaria amministrazione.
Invece, nell'eventualità l'immobile sia soggetto ai beni culturali e alla Soprintendenza, i progetti dovranno essere autorizzati anche dall'Ufficio Beni Culturali dell'arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova e dalla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggi competente sul territorio diocesano.