Avvenire di Calabria

Analisi di Confturismo ed Istituto Piepoli esclude la regione dalla top five

Calabria attrattiva? I numeri dicono di no

Francesco Bolognese

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“Nel prossimo trimestre saranno proprio le città e località d'arte a trainare il settore turistico. Quasi un italiano su due sceglierà questa tipologia di destinazione per le proprie vacanze. A livello di destinazione, gli italiani preferiscono il Bel Paese. Otto italiani su dieci hanno intenzione di viaggiare in Italia e le mete preferite a livello nazionale sono Toscana, Trentino-Alto Adige, Lombardia, Veneto e Lazio”, il risultato è di una recentissima ricerca condotta da Confturismo - Confcommercio ed istituto Piepoli. La ricerca va oltre, rilevando che “i prossimi mesi saranno caratterizzati da vacanze più brevi, in media 3,9 notti per viaggio. Al tempo stesso, vista la stagionalità, si consolida il turismo nelle città d'arte. Quasi un italiano su due sceglierà questa tipologia di destinazione nel prossimo trimestre”. Le città d’arte esercitano notevole ascendente anche verso gli stranieri. Infatti, secondo l’Enit, agenzia nazionale per il turismo, “l'anno in corso procede in modo positivo sul fronte degli introiti dei viaggiatori stranieri nel nostro Paese: nel primo semestre la spesa è stata pari a 16.093 Mln di euro, con un incremento del 3% rispetto allo stesso periodo del 2015 (476 Mln di euro in più)”. Gli introiti derivanti dall’industria turistica sarebbero un vero e proprio toccasana per il Pil calabrese. Provare ad “intercettare” questi flussi, nazionali e non, dovrebbe essere un preciso dovere degli addetti ai lavori e della governance. Tanto più anche ad un osservatore distratto non sfugge il notevole valore dei tesori custoditi nello scrigno calabrese, reggino in particolare. Reggio e la Calabria sapranno farsi scegliere? L’appetito non manca, visti i flussi migratori. E allora cos’è che impedisce all’industria turistica locale di affermarsi?

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