Avvenire di Calabria

Già pronta la Sintesi della prima fase Sinodale diocesana, tra le criticità il bisogno di formazione degli operatori pastorali

Cammino Sinodale, a Rossano-Cariati è partito il secondo “cantiere”

Tra i fedeli è «forte l'esigenza di una chiesa capace di accogliere»

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

È partito il secondo cantiere nel Cammino sinodale diocesano di Rossano-Cariati. Secondo le indicazioni date dall’arcivescovo Maurizio Aloise durante il Convegno pastorale diocesano, l’arcidiocesi di Rossano-Cariati, nei mesi di novembre e dicembre 2022 si è impegnata a vivere il primo Cantiere, quello della strada e del villaggio. «Rispetto al primo anno del Cammino Sinodale - si legge in una nota diffusa dall'arcidiocesi - si è sentita l’esigenza di allargare maggiormente, sul territorio diocesano, i moltiplicatori del sogno missionario di Chiesa che anima Papa Francesco e che vogliamo fare nostro».


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Già pronta la sintesi della prima fase

Così, a partire da un incontro promosso dai referenti diocesani del Cammino Sinodale nelle cinque vicarie, è stata restituita la Sintesi diocesana del primo anno del Cammino Sinodale ed è stato chiesto alle parrocchie di individuare le criticità più presenti nelle singole comunità parrocchiali e di proporre anche soluzioni concrete per superarle. Si è indicato il metodo della conversazione spirituale come strumento per vivere al meglio gli incontri e le assemblee sinodali.

Parole d'ordine: accoglienza e Missione

A conclusione di questo primo bimestre di lavoro, sabato scorso si è svolto un incontro dell’équipe Sinodale diocesana per fare il punto della situazione sul primo Cantiere di Betania e avviare il secondo, quello della casa e dell’ospitalità, dove è prevista una seria riflessione sul modo con cui le comunità ecclesiali vivono la dimensione dell’accoglienza e della missione a partire dagli organismi di partecipazione, che verranno rinnovati.

Operatori pastorali: c'è bisogno di formazione

I componenti dell’équipe Sinodale diocesana hanno riferito che in quasi tutte le realtà parrocchiali si sono tenuti incontri con gli operatori pastorali e assemblee allargate, seguendo il metodo della conversazione spirituale. Le criticità evidenziate (Chiesa e rapporto con i giovani, con le famiglie, con il territorio) possono essere ricondotte tutte a un forte bisogno di formazione, sia per gli operatori pastorali che per tutti i laici delle comunità parrocchiali.


PER APPROFONDIRE: Dopo la pandemia torna la festa del Ciao a Rossano


«Forte l'esigenza di una chiesa capace di accogliere»

«Infatti - si legge ancora nella nota diffusa dall'arcidiocesi di Rossano-Cariati - la fede viene vissuta solo a livello individuale e con forme di devozione che non hanno come basi solide il rapporto personale, intenso con il Signore, nutrito dalla Parola e dall’Eucaristia. Si sente anche l’esigenza di una Chiesa che sia più missionaria e capace di accogliere tutti, con un impegno particolare a dare risposte concrete alle tante povertà presenti nei territori parrocchiali. Molto concrete e realizzabili le proposte emerse negli incontri sinodali, che dimostrano come lo Spirito Santo, se la Chiesa cammina facendosi guidare da Lui, agisce sempre, anche in maniera sorprendente».

Verso il rinnovo degli organismi di partecipazione ecclesiale

Avviato il primo Cantiere, che ha aperto orizzonti ampi di azione e di evangelizzazione, ora si passa all’apertura del secondo. L’équipe Sinodale diocesana ha preparato alcuni sussidi che contengono il regolamento per rieleggere i Consigli parrocchiali e riprendono le indicazioni riportate in Evangelii Gaudium e in altri documenti, dove viene rimarcata soprattutto la dimensione missionaria degli organismi di partecipazione ecclesiale. Questo materiale verrà consegnato, seguendo il metodo capillare del primo Cantiere, alle singole parrocchie e agli Uffici diocesani in modo da avviare una riflessione seria e obiettiva su questi organismi sia a livello parrocchiale che diocesano, in vista di un loro rinnovo, che dovrà avvenire entro il 19 marzo 2023.

Articoli Correlati